Andy Warhola - questo il vero cognome in seguito americanizzato in "Warhol" per questioni di immagine - nasce il 28 ottobre 1930 a Forest City, Pennsylvania.
Passa la maggior parte della sua infanzia afflitto da una grave forma di ballo di San Vito che lo costringe a letto. Andy trascorre queste lunghe giornate passate in casa disegnando e leggendo giornali e fumetti, che saranno materiale tanto importante per la sua opera futura.
All'età di quindici anni Andy entra al Carnegie Institute of Technology dove studia pittura, disegno e le tecniche grafiche che lo porteranno al successo: la blotted-line e la serigrafia .
Si trasferisce a New York subito dopo il diploma nell'estate del 1949 e già a settembre comincia a lavorare per il periodico "Glamour". In seguito lavorerà per tutte le più importanti riviste: "Vogue", "Seventeen", "The New Yorker", "Harper's Bazaar".
Nel 1952 Warhol riceve l'Art Directors Club Medal, il più alto riconoscimento per i suoi annunci pubblicitari. Nello stesso anno ha luogo la prima personale Andy Warhol Fifteen Drawings Based on the Wriitings of Truman Capote, scrittore per cui Warhol nutrì un vero e proprio fan-love giovanile e che rappresentò forse il primo vero confronto con la celebrità.
Nel 1950 la madre va ad abitare con lui aiutandolo spesso nel lavoro grafico, in particolare nella scrittura delle frasi di commento delle immagini che spesso contengono errori grossolani proprio perché l'anziana madre di origine polacca, emigrata all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, non conosceva bene la lingua inglese.
Nella seconda metà degli anni '50 Warhol inizia la produzione di opuscoli promozionali che vengono distribuiti agli art-directors di agenzie pubblicitarie e di riviste. Inoltre, lavora come vetrinista per i grandi magazzini Bonwit-Teller, disegna la campagna pubblicitaria per le scarpe I. Miller e disegna oggetti per Tiffany & Co. e per Bergdorf Goodman.
Nel 1960 nascono le prime opere propriamente pop. Si tratta delle cinque tele esposte nella vetrina dei grandi magazzini Bonwit Teller, nelle quali compaiono personaggi dei fumetti: Batman, Dick Tracy, Nancy, Saturday's Popeye e Superman.
Questi soggetti vengono abbandonati immediatamente l'anno successivo quando vede alla galleria Leo Castelli i dipinti di Roy Lichtenstein basati su fumetti.
Il 1962 vede la produzione pop più importante con la riproduzione gigante delle scatolette di zuppa Campbell's Soup Cans, la serie degli articoli di giornale, Disasters, su tragedie di uomini comuni e i primi miti del cinema di recente scomparsi, Elvis e Marylin.
Warhol inizia anche una prima forma di serialita' realizzata con timbri di gomma con S&H Green Stamps e Red Airmail Stamps.
Nel 1963 Warhol acquista una cinepresa da 16mm e gira una serie di films in cui sperimenta le diverse tecniche di ripresa, di montaggio e di messa in scena esasperandone il valore espressivo tanto da riportare l'attenzione dello spettatore sul senso della comunicazione filmica nelle sue strutture più profonde.
La realizzazione di questi films avviene spesso nello studio di Warhol presso il 231 della Quarantasettesima strada, la Factory, noto per il suo arredamento argentato e per la frequentazione di personaggi più o meno creativi ma sicuramente eccentrici che Warhol rende famosi grazie ai suoi films.
Il1965 è l'anno che decreta il successo internazionale di Warhol con numerosissime personali in tutto il mondo e con la retrospettiva all'Institute of Contemporary Art della University of Pennsylvania alla cui inaugurazione intervengono circa quattromila persone.
Nel 1966 Warhol produce uno spettacolo multimediale al quale partecipano la cantante tedesca Nico e i Velvet Underground di cui produce anche un album l'anno seguente. Le performances sono in successo e vengono replicate per un anno in tutti gli stati uniti.
A partire da questo periodo le mostre di Warhol avranno sempre meno un carattere di esposizione-di-opere trattandosi invece di una occupazione totale dello spazio. In questo senso sono esemplari la mostra-installazione del 1966 alla Leo Castelli Gallery delle Silver Clouds, cuscini colorati d'argento che fluttuoano per la galleria, e la mostra-installazione presso il Whitney Museum of American Art di New York del 1971 dal titolo Andy Warhol nella quale l'artista tappezza le pareti del museo con della carta da parati raffigurante delle mucche gialle e blu.
Il 3 giugno 1968 Valerie Solanas, una frequentatrice della Factory, fondatrice - e unico membro - dello SCUM (Comitato per la eliminazione fisica del maschio), spara a Warhol ferendolo gravemente e mettendolo in serio pericolo di morte.
L'attività artistica riprende lentamente, dapprima con la produzione di alcuni film di Paul Morrissey, già suo stretto collaboratore nei suoi film, poi con nuove opere tra cui la serie dei Mao del 1972 e con i ritratti su commissione di personaggi dello spettacolo e politici.
Negli anni settanta le mostre su Warhol si moltiplicano vertiginosamente. Warhol, da parte sua, realizza delle opere dalla lettura sempre più ambigua, scissa tra una semplice contemplazione dell'immediatezza del messaggio e ina interpretazione psicologico-strutturale che coinvolge non solo il sistema-Warhol ma l'intera società nel suo produrre il fenomeno-Warhol. Infatti, questi sono gli anni degli Skulls, Hammer and Sickle, Torsos, Oxidations, Shadows, Retrospectives e Reversals. Inizia, inoltre, a realizzare degli autoritratti che mettono in discussione la figura dell'artista e introducono il tema dell'indentità.
Nel corso degli anni ottanta insieme a lavori di carattere giocoso e talvolta autoironico come Dollar Signs, Guns, Knifes, Cars, Warhol realizza opere dal carattere lirico come Flowers e inquietante come Camouflages, Rorschachs e Shadows. Inoltre, inizia una personale rilettura dell'arte del passato nei Details of Renaissance e Munchs, dando l'avvio ad una modalità espressiva che avrà la sua massima teorizzazione e realizzazione nel Post-Modernism ma che è presente ancora nell'arte odierna.
Negli anni ottanta le commissioni di ritratti aumentano e Warhol ne produce circa centocinquanta l'anno. Sono molte anche le commissioni prestigiose come il poster ufficiale per le celebrazioni del centenario del ponte di Brooklyn nel 1983.
Nel 1984 collabora con Jean-Michel Basquiat e Francesco Clemente.
Nel 1975 viene pubblicato il primo libro (non illustrato) di Warhol: The Philosophy of Andy Warhol. Altri libri vengono pubblicati nel corso degli anni ottanta, tra questi POPism: the Warhol '60s nel 1980 e i suoi Diaries usciti postumi nel 1989, entrambi scritti in collaborazione con Pat Hackett.
La rivista Interview, che si occupa di celebrità del mondo della moda, della musica, dello spettacolo, dell'arte, del cinema e della politica, nata del 1969, è tutt'oggi pubblicata mensilmente.
Nel 1982 e nel 1986 Warhol produce e dirige due serie televisive, Andy Warhol Television e Andy Warhol Fifteen Minutes, mandate in onda sulla TV via cavo, nelle quali vengono intervistati degli ospiti più o meno famosi per pochi minuti.
Il 22 febbraio 1987 Warhol muore nel corso della convalescenza da un intervento chirurgico banale alla cistifellea in circostanze ancora oggi inspiegate.
di Francesca Romana Orlando