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Accessibilità museale e disabilità: dall'abbattimento delle barriere architettoniche (1971) al PNRR - Next Generation EU (2022-2026)  

Michela Ramadori
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 15 Febbraio 2023, n. 935
https://www.bta.it/txt/a0/09/bta00935.html
Articolo presentato l'8 Febbraio 2023, approvato l'8 Febbraio 2023 e pubblicato il 15 Febbraio 2023
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Premessa

L'accessibilità museale e la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali, per permettere a un pubblico più vasto la partecipazione alla cultura, sono considerabili esemplificative di un approccio alle istituzioni culturali che sta subendo una significativa trasformazione negli ultimi anni, strettamente correlabile allo sviluppo tecnologico e alla mutata concezione del museo, delle sue finalità e dei suoi fruitori ma soprattutto di quelle che sono le barriere. Significativa è considerabile, al riguardo, a livello internazionale, anche la nuova definizione di museo dell'ICOM (International Council of Museums) 1, approvata il 24 agosto 2022 nell'ambito dell'Assemblea Generale Straordinaria di ICOM a Praga, che contempla accessibilità, inclusività e promozione di diversità e sostenibilità.

Per quanto riguarda l'Italia, tali principî sono individuabili alle base degli obiettivi di Italia Domani, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, detto PNRR 2, definitivamente approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio Economia e Finanza (Ecofin) il 13 luglio 2021.

In questa ottica, l'accessibilità museale riguarda aspetti legati alla fruibilità del museo per differenti tipi di pubblico, con diversi bisogni, esperienze e aspettative. In tale ambito si colloca l'accessibilità per persone affette da disabilità e comprende sia il superamento delle barriere architettoniche, per permettere l'accesso fisico e senza ostacoli alle strutture museali, sia la comunicazione e i servizi educativi.

In Italia è riscontrabile, nel corso del tempo, una estensione del concetto di accessibilità che va a riconoscere al museo la qualità di mezzo di inclusione sociale, individuandone le potenzialità inclusive di quella che viene definita “educazione al patrimonio”. Di conseguenza, sono elaborate nuove modalità di accesso museale per il coinvolgimento attivo del pubblico 3, sostenendo interventi orientati alla promozione dell'ingresso nelle istituzioni museali, con l'abbattimento delle barriere di tipo fisico, cognitivo, sensoriale e digitale e/o con l'offerta di specifiche prassi educative per favorire la fruizione delle opere al maggior numero di persone.

L'educazione del patrimonio culturale 4 contempla la capacità di conoscere e dare significati anche ai beni culturali che non sono fruibili in presenza ed è considerata in relazione sia con i processi che costruiscono l'identità collettiva e individuale, sia con la possibilità di corrispondere alle esigenze dell'educazione interculturale. Quando ci si riferisce all'educazione al patrimonio cultuale si richiamano i bisogni estetici, rappresentati dall'educazione estetica e artistica, considerati fondamentali per l'uomo, per contribuire a completarne il processo di autorealizzazione personale. Di conseguenza, per rendere la fruizione del patrimonio culturale un'esperienza possibile per tutti, sono state formulate proposte nate per rispondere alle esigenze di fruizione dell'arte anche da parte di persone affette da disabilità.


Dall'abbattimento delle barriere architettoniche a quelle di natura percettiva e sensoriale

Per quanto riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche, in Italia la relativa normativa risale agli anni '70 del secolo scorso, con la legge 30 marzo 1971, n. 118, che è la prima ad affrontarne il problema e a prevederne l'eliminazione in edifici pubblici o aperti al pubblico. In seguito è stato emanato il Regolamento (d.l. 27 aprile 1978, n. 384), in favore degli invalidi civili in materia di barriere architettoniche e di trasporti pubblici.

In quel periodo, proprio a partire dagli anni '70, si sono verificati grandi mutamenti in Italia, nel campo museologico e nella regolamentazione relativa ai beni culturali, riconducibili a quei rivolgimenti provocati dal Sessantotto 5. Infatti, nel 1970 si è svolto a Roma il convegno Il museo come esperienza sociale, in cui è emersa una concezione dell'istituzione museale come elemento attivo nella società 6 e il patrimonio artistico è stato legato alla partecipazione 7, temi collegati al precetto di valorizzazione, traducibile con un maggior utilizzo dei beni da parte della collettività 8. Tuttavia, la valorizzazione, benché ne siano rintracciabili analoghi principî anche precedentemente insieme alla promozione, è entrata nell'ordinamento dei beni culturali con l'articolo 1 d.P.R. 3 dicembre 1975 n. 805 9, affiancandosi alla tutela, affidata al Ministero dei beni culturali (istituito con d.l. 14 dicembre 1974 n. 657, convertito nella legge 29 gennaio 1975 n. 5). Infatti, nella legge Bottai 10 del 1° giugno 1939 n. 1089, dedicata alle cose d'arte, la loro gestione era intesa come l'attività diretta a permetterne la conservazione, l'integrità e la sicurezza.

Nel corso del tempo, a livello internazionale, si è verificato un cambiamento generale del concetto della disabilità, con significative ricadute anche nell'ambito museale. Basti pensare, in tal senso, alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, emanata a New York il 13 dicembre 2006 dalle Nazioni Unite, e ratificata dallo Stato italiano con legge n. 18 del 24 febbraio del 2009, che, come sottolineato da Tiberti, è il primo documento che vincola ogni Stato alla tutela dei diritti delle persone con disabilità e per questo segna un'innovazione nel campo, in quanto le disabilità vengono viste come una diversa condizione delle persone e non più come semplici menomazioni 11.

Nel tempo è stata dunque superata la considerazione della barriera unicamente come ostacolo all'accesso agli edifici, estesa poi, nell'ambito normativo, anche alle barriere di natura percettiva e sensoriale e, in generale, alle possibili fonti di disorientamento, disagio, pericolo o affaticamento in relazione alle caratteristiche degli oggetti e dei luoghi che possono rappresentare un ostacolo per qualunque fruitore.

Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs. 42 del 2004 e successive modifiche e integrazioni) considera la fruizione pubblica scopo primario della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Con l'affermazione di un nuovo concetto di disabilità, il diritto all'accesso alla cultura si è concretizzato anche nel favorire la fruizione e l'esperienza culturale, autonoma, agevole e sicura da parte di tutti, in qualsiasi condizione di particolari bisogni fisici e motori, sensoriali e cognitivi, permanenti o temporanei.

La valorizzazione, secondo le disposizioni generali del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in attuazione dell'articolo 9 della Costituzione, consiste «nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura.». Dal Codice risulta inoltre che la valorizzazione, a iniziativa pubblica o privata (art. 111), è attuata in forme compatibili con la tutela (art. 6) ed è favorita da Ministero, regioni e altri enti pubblici territoriali, perseguendo il coordinamento, l'armonizzazione e l'integrazione delle attività (artt. 7 e 102), anche con la partecipazione di soggetti privati (artt. 6 e 111). Lo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali stipulano accordi per definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione e per elaborare piani strategici di sviluppo culturale, relativamente ai beni culturali di pertinenza pubblica (art. 112), gestiti in forma diretta o indiretta (tramite concessione a terzi delle attività di valorizzazione) oppure in forma congiunta e integrata (art. 115). Il Ministero, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali possono inoltre stipulare, anche congiuntamente, protocolli d'intesa con fondazioni bancarie che statutariamente perseguano scopi di utilità sociale nel settore dell'arte e delle attività dei beni culturali, al fine di coordinare gli interventi di valorizzazione sul patrimonio culturale (art. 121) 12.

Come risulta nelle disposizioni generali del Codice, «La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura» (art. 1). La gestione del patrimonio culturale pervenuto dalle generazioni precedenti, a cui si riferisce l'articolo 9 della Costituzione, deve offrire un impulso a creare e distribuire nuovi prodotti culturali, presupponendo un intervento pubblico meramente suppletivo, di sostegno alle energie intellettuali che stentano a farsi largo nella dimensione economica della vita culturale, senza formare un'arte o una scienza “di Stato”, secondo i principî proclamati dall'articolo 33 della Costituzione 13, dove si legge «l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento». L'arte, insieme alla scienza, è pilastro dello Stato costituzionale dei diritti per la ricerca della verità dei fatti, al di sopra delle parti 14.

In Italia, nel Ministero della Cultura, la Direzione Generale Educazione e Ricerca e Istituti Culturali che svolge funzioni e compiti relativi al coordinamento, alla elaborazione e alla valutazione dei programmi di educazione, formazione e ricerca nei campi di pertinenza del Ministero, in materia di accessibilità cura il coordinamento del sistema dei servizi educativi, di comunicazione, di divulgazione e promozione ai sensi degli articoli 118 e 119 del Codice attraverso il Centro per i servizi educativi, anche in relazione al pubblico con disabilità.

Nel 2008 il Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC) ha elaborato con le Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale (D.M. 28 marzo 2008), poi aggiornate attraverso la riunione, nel 2015, di un gruppo di lavoro, sulla base delle esperienze pratiche maturate negli ultimi anni, basandosi sui principî di accessibilità, sostenibilità e innovazione.


Verso un'Europa senza barriere fisiche, sensoriali e culturali

Il tema della disabilità, in linea con la Strategia europea sulla disabilità per l'arco temporale 2010-2020 15 che ha posto come obiettivo la creazione di “un'Europa senza barriere per tutti”, per l'inclusione delle persone disabili a tutti i livelli della società, la promozione dell'accessibilità e la possibilità di partecipazione eguale in tutte le aree della vita quotidiana, è stato introdotto per la prima volta nei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, nell'ambito dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile 16, programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'ONU, che mirano a promuovere il benessere umano e a proteggere l'ambiente, tra i quali è presente l'educazione al patrimonio culturale, attraverso il diritto a un'educazione inclusiva e di qualità per tutti.

Nello stesso anno 2015, il 14 dicembre è stato approvato, dal Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, il primo Piano nazionale per l'Educazione al patrimonio culturale 2015-2016 17, pubblicato dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca, d'intesa con il Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici. Nel piano, in cui è riconosciuto il ruolo centrale dell'educazione al patrimonio per la formazione del cittadino, è posto l'accento sulle questioni dell'accessibilità e della partecipazione. L'accessibilità al patrimonio culturale (fisica, socio-economica, sensoriale, cognitiva) è definita come un diritto essenziale del cittadino e necessario per l'esistenza stessa del patrimonio che si definisce, si conserva, si trasforma ed esprime il suo potenziale educativo solo se viene fruito, compreso e riconosciuto.

Sono seguite, negli anni successivi, le pubblicazioni di documenti e volumi, da parte della Direzione Musei del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT), per fornire indicazioni operative sull'accessibilità museale, in cui è ravvisabile un ampliamento del concetto di accessibilità e di professionalità specifiche dedicate. Basti pensare, in tal senso, alle “Raccomandazioni in merito all'accessibilità a musei, monumenti, aree e parchi archeologici” (Circolare n. 80 del 1° dicembre 2016) che ripropongono anche le “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale” (D.M. 28 marzo 2008). Con le Raccomandazioni 18, pubblicate in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2016, la Direzione generale Musei ha invitato alla più ampia diffusione della cultura dell'accoglienza nei musei, monumenti, aree e parchi archeologici statali, ampliando le azioni per il superamento di ogni barriera fisica, sensoriale e culturale. Il documento ha previsto anche l'istituzione della figura professionale del Responsabile per le tematiche dell'accessibilità nei musei statali.


Accessibilità e nuove tecnologie

È considerabile significativa, inoltre, la pubblicazione, nel 2017, da parte della Direzione generale Musei, del volume dal titolo Il patrimonio culturale per tutti. Fruibilità, riconoscibilità, accessibilità 19, curato da Gabriella Cetorelli e Manuel Roberto Guido, in cui l'accessibilità, intesa come processo di ampliamento della fruibilità, ha preso in considerazione sempre nuove esigenze, passando da un concetto di accessibilità prevalentemente motoria, intesa come “barriera architettonica”, a uno che ha posto l'attenzione anche sulle capacità sensoriali e cognitive, e prefigurando il tema dell'accessibilità culturale, in un'ottica globale di fruizione multiculturale. Nel volume, Gabriella Cetorelli ha trattato inoltre le barriere tangibili, intangibili e digitali nei luoghi della cultura italiani 20, ponendo dunque l'accento anche sulle questioni relative agli strumenti digitali che possono essere fonte di esclusione per alcuni utenti.

La questione relativa agli sviluppi tecnologici, in cui rientra il digitale, è considerabile esemplificativa della complessità offerta da strumenti in cui sono individuabili potenzialità e al contempo rischi di esclusione sociale e culturale, in contrasto con le finalità perseguite dagli istituti culturali, come riferisce anche la Commissione Ipovedenti dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Bologna affermando:


«Le nuove tecnologie tendono ad imporre standard e codici d'organizzazione, nei sistemi di relazione della vita quotidiana, imperniati su imput (sic.) visivi, d'immediata assimilazione da parte delle persone normodotate, ma che sono spesso impraticabili per i disabili visivi; vengono così a crearsi vere e proprie Barriere Percettive» 21.


Al tempo stesso, sono già in uso sofisticati strumenti tecnologici finalizzati al superamento delle barriere percettive e sensoriali di persone affette anche da deficit sensoriali e/o visivi, come quelli adottati nei musei del Comune di Roma 22. Inoltre, sono in corso di realizzazione progetti che hanno già prodotto interessanti risultati, come quelli relativi al cane robotico CaRoGuimus9 23 e la messa a punto delle tavolette cromatiche pseudo-braille RGB 24, attivati a partire dal 2016 da Stefano Colonna presso il suo insegnamento di Museologia e Critica Artistica e del Restauro di Sapienza Università di Roma.

Intanto, il 6 luglio 2018 sono state pubblicate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) le “Linee guida per la redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A) nei musei, complessi museali, aree e parchi archeologici” 25. Il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro istituito per la formulazione di provvedimenti inerenti il superamento delle barriere culturali, cognitive e psicosensoriali nei luoghi della cultura di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali (Decreto dirigenziale del 27 giugno 2017), tenendo conto delle finalità della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (l. 18/2009), integrando, inoltre, gli obiettivi perseguiti con le “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale” (D.M. 28 marzo 2008).

A livello internazionale, in sintonia con lo sviluppo di inclusione e di accesso alle istituzioni culturali, è stata approvata una nuova definizione di museo, il 24 agosto 2022, nell'ambito dell'Assemblea Generale Straordinaria di ICOM a Praga, frutto di un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo, modificando, in tale modo, l'art. 3 dello Statuto:


«Il museo è un'istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale.

Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità.

Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l'educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.» 26


In precedenza, il museo nel Codice etico professionale dell'ICOM, adottato dall'International Council of Museums nel 1986, era definito come «un'istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto.» 27.


Sostegni economici per l'abbattimento degli ostacoli alla fruibilità dei prodotti culturali, previsti da PNRR - Next Generation EU - per l'accesso ai musei

In Italia Domani, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, detto PNRR, sviluppato per far fronte alla crisi causata dalle misure adottate in Italia per la pandemia di Covid-19, a partire dal 2020, che fa parte di Next Generation EU, progetto di rilancio economico dedicato agli stati membri, trova un importante spazio, per quel che concerne gli investimenti nell'ambito culturale, strettamente correlabile all'accessibilità, ciò che riguarda l'inclusione, oltre che la digitalizzazione e la sostenibilità. L'investimento, con un costo totale di 300.000.000 di euro, si pone l'obiettivo, infatti, di garantire la completa fruizione del patrimonio culturale attraverso la piena accessibilità fisica dei luoghi della cultura con la rimozione delle barriere fisiche, percettive, culturali e cognitive. Dunque, in tale ambito, si collocano anche gli interventi volti a miglioramento della fruizione di utenti affetti da disabilità visiva, per i quali negli ultimi anni, sono state messe a punto diverse tipologie di strumenti, compresi quelli tecnologici, di cui si sta supportando lo sviluppo.

Infatti, il PNRR, articolato in 6 Missioni, a loro volta composte da 16 Componenti totali, si concretizza per mezzo dell'attuazione di riforme e investimenti diretti ad affrontare le sfide poste dai processi di digitalizzazione, transizione ecologica e climatica, nonché agli avanzamenti nell'ambito dei nuovi paradigmi tecnologici e dalla necessità di aumentare la resilienza dei sistemi di protezione sociale.

In particolare, gli interventi legati alla fruizione museale, in cui rientra quella delle persone affette da disabilità visiva, si collocano nell'ambito della Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo – Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi, per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, finanziato dall'Unione Europea – NextGenerationEU.

Il primo dei quattro ambiti di intervento in cui è divisa la Componente 3 (Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”) prevede investimenti per creare un patrimonio digitale della cultura, per digitalizzare il patrimonio culturale, favorendo la fruizione di queste informazioni e lo sviluppo di servizi da parte del settore culturale/creativo. In questa linea di azione che prevede un miglioramento dell'accessibilità dei luoghi della cultura, oltre che la sostenibilità ambientale anche in termini di efficientamento energetico, di musei, cinema e teatri (pubblici e privati), è dunque rilevabile una associazione tra tecnologie e miglioramento dell'accessibilità.

Infatti, gli investimenti per questo ambito di intervento comprendono la “Strategia digitale e le piattaforme per il patrimonio culturale” che si articola in interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale tesi a migliorare l'accesso alle risorse culturali e ai servizi digitali, e la “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi” per permettere un più ampio accesso e una maggiore partecipazione alla cultura, al fine di migliorare l'accessibilità fisica e cognitiva su musei, monumenti, aree archeologiche, parchi e biblioteche, con destinazione del 37% degli interventi al Sud Italia.

La conclusione degli interventi previsti dall'investimento, volti oltre che all'abbattimento degli ostacoli alla fruibilità dei prodotti culturali, sia barriere fisiche e architettoniche, sia culturali e cognitive, che rischiano di escludere parte dei cittadini dal coinvolgimento in alcune istituzioni culturali italiane, e che comprendono anche la formazione del personale amministrativo e degli operatori culturali, è stata fissata a giugno 2026. Intanto, con decreto direttoriale rep. n. 1010 del 15 settembre 2022 è stata istituita la Commissione per la valutazione delle istanze pervenute in risposta agli avvisi, destinati rispettivamente ai soggetti pubblici non appartenenti al Ministero della cultura (MiC) (Decreto direttoriale n. 487 del 6 maggio 2022) e ai soggetti privati (Decreto direttoriale n. 486 del 6 maggio 2022), volti alla presentazione di proposte di intervento finalizzate alla rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura, da finanziare nell'ambito del PNRR.


Conclusioni

Negli ultimi 50 anni è ravvisabile la maturazione, nella nostra società, per l'interesse a rimuovere ogni tipo di barriera, sia essa fisica, cognitiva, psicosensoriale, che di fatto ostacola l'accessibilità ai musei per le persone che si trovano in situazioni di disagio rispetto a quello che è considerato il pubblico medio.

Al tempo stesso è rilevabile che si è modificata anche a livello istituzionale la concezione del museo e il ruolo che esso è chiamato a svolgere nell'epoca attuale. Infatti, prima degli anni '70 del secolo scorso i musei erano considerati semplici custodi del passato, mentre ora sono concepiti in modo diverso e possono trasformarsi in laboratori attivi di innovazione e di cambiamento per svolgere un ruolo centrale nella società. In tale ottica, gli strumenti economici previsti dal PNRR sono identificabili con dei mezzi per contribuire alla realizzazione dei principî formulati nella nuova definizione del museo dell'ICOM, approvata il 24 agosto 2022.

Gli obiettivi del PNRR riguardanti l'accessibilità museale e la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali, sono considerabili esemplificativi dell'approccio alle istituzioni culturali strettamente correlabile allo sviluppo tecnologico e alla mutata concezione del museo, delle sue finalità, tra le quali sono contemplate l'accessibilità, l'inclusività e la promozione della diversità e la sostenibilità, come sottolineato dalla nuova definizione di museo dell'ICOM, approvata il 24 agosto 2022, ma soprattutto di quelle che possono essere le barriere.

Nel PNRR è individuabile una stretta relazione tra le questioni relative all'accessibilità culturale dei luoghi della cultura e la digitalizzazione, intesa come uno strumento per migliorare l'accessibilità dei luoghi della cultura. Nell'attuale panorama normativo è dunque individuabile una propensione verso l'utilizzo delle tecnologie, in particolare il digitale, considerabile uno strumento per rendere fruibili i luoghi della cultura a un maggior numero di utenti, comprese persone affette da deficit sensoriali e/o cognitivi, ma che può anche escluderne l'accesso, in base all'utilizzo che ne viene fatto.

Inoltre, è rilevabile che il concetto di utenza sta assumendo una fisionomia sempre più variegata per adattarsi ai bisogni dei singoli individui, in un'ottica inclusiva. Tuttavia, nella possibilità di personalizzare l'offerta culturale è individuabile anche il rischio di soddisfare principalmente l'affermazione dell'individuo fine a se stessa, portandolo a una autoreferenzialità, come può avvenire con le nuove tecnologie che nell'ambito museale, in base al modo in cui vengono impiegate e gestite, possono ostacolare la diffusione di un messaggio relativo a una specifica cultura, alla storia di un gruppo di persone, di una nazione o dell'umanità, in termini di significato culturale, di valori di cittadinanza e di patrimonio comune, non perseguendo quindi la potenzialità inclusiva intravista nel PNRR.

                    
                    
                    
                    

NOTE

1 Sulla definizione di museo approvata a Praga il 24 agosto 2022 si veda ICOM 2022 – Praga.

2 Sul PNRR, si vedano: Italia Domani; Italia Domani – Investimenti; Ministero della Cultura – Avviso pubblico 2022; Camera dei deputati; Redazione FPA 2022; SCIAUDONE 2022.

3 Sull'elaborazione delle nuove modalità di accesso al patrimonio culturale, si veda TIBERTI 2020.

4 Sull'educazione al patrimonio culturale, tra l'estesa bibliografia, si vedano: BORTOLOTTI – CALIDONI – MASCHERONI – MATTOZZI 2008; Il museo verso una nuova identità 2011; TIBERTI 2020.

5 RAMADORI 2016; RAMADORI 2018, p. 784; RAMADORI 2022, p. 191.

6 Cfr. RUSSOLI 1972.

7 Cfr. MELE 1972.

8 RAMADORI 2016; RAMADORI 2018, p. 784; RAMADORI 2022, p. 191.

9 Per il riferimento cronologico e legislativo relativo all'entrata della valorizzazione nell'ordinamento dei beni culturali: AINIS – FIORILLO 2015, p. 225.

10 Sulla legge Bottai, si vedano: AINIS - FIORILLO 2000, pp. 1058-1059; AINIS - FIORILLO 2008, p. 209.

11 Cfr. TIBERTI 2020, p. 7.

12 Sull'esigenza di valorizzare il patrimonio culturale pubblico italiano si veda anche CASINI 2012.

13 Cfr. AINIS - FIORILLO 2000, pp. 1053-1101, p. 1062; AINIS - FIORILLO 2008, pp. 162-164.

14 Cfr. ROSSETTI 2013, pp. 152-153.

15 Senato della Repubblica.

16 Nazioni Unite. Cfr. TIBERTI 2020, p. 24.

17 Ministero della Cultura – Piano 2015-2016. Cfr. TIBERTI 2020, p. 23.

18 Cfr. Ministero della Cultura – Raccomandazioni 2016.

19 Cfr. CETORELLI – GUIDO 2017.

20 Cfr. CETORELLI 2017.

21 La relazione è riportata in TIBERTI 2020, p. 39, con riferimento al link <www.uicbologna.it/ipovisio/propost1.asp> in data 05/02/2023 non accessibile.

22 Per una rassegna dei dispositivi adottati nei musei del comune di Roma, si vada TIBERTI 2020.

23 Cfr. COLONNA 2017; CaroGuimus9.

24 Cfr. COLONNA 2020.

25 Cfr. Ministero della Cultura – Linee guida 2018.

26 ICOM 2022 – Praga.

27 Codice etico dell'ICOM per i musei, Milano/Zurigo 2009, con Introduzione di Geoffrey LEWIS, p. 14, consultato in ICOM.

                   
                   
                   

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Il museo verso una nuova identità 2011

Il museo verso una nuova identità. I. Esperienze museali di nuova concezione in Italia e nel mondo. II. Musei e comunità. Strategie comunicative e pratiche educative, Atti del Convegno Internazionale di Studi a cura di Mariaclaudia CRISTOFANO, Claudia PALAZZETTI, progetto e coordinamento scientifico Marisa DALAI EMILIANI (Roma, Auditorium dell'Ara Pacis, 31 maggio 2007; Sapienza Università di Roma, Odèion del Museo dell'Arte Classica, 1° giugno 2007), Roma, Gangemi Editore, 2011.


MELE 1972

Ortensia MELE, Il patrimonio artistico e la partecipazione, in Il museo come esperienza sociale, atti del convegno di studio sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica (Roma, 4-5-6 dicembre 1971), Roma, De Luca, 1972, pp. 267-270.


RAMADORI 2016

Michela RAMADORI, Il museo liquido: evoluzione storica, potenzialità, rischi, in “BTA – Bollettino Telematico dell'Arte”, n. 807, 9 Maggio 2016, <https://www.bta.it/txt/a0/08/bta00807.html>


RAMADORI 2018

EAD., Il museo liquido: evoluzione storica, potenzialità, rischi. Il fattore tempo, fulcro della vita del museo, in museum.dià, II° Convegno Internazionale di Museologia. Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei musei, a cura di Francesco PIGNATARO, Simona SANCHIRICO, Christopher SMITH, Atti dell'Incontro Internazionale di Studi (Roma, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, 26-28 maggio 2016), Roma, ESS Editorial Service System srl, 2018, pp. 781-804.


RAMADORI 2022

EAD., Il museo liquido e la definizione del concetto di liquidità: evoluzione storica, potenzialità e rischi dell'istituzione museale, in Architettura e museologia liquida, a cura di Alba Matilde CAVALLARI, Stefano COLONNA, Michela RAMADORI, Lisa SIMONETTI, Roma, Campisano Editore, 2022, pp. 189-202.


Redazione FPA 2022

Redazione FPA, PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza): cos'è e quali investimenti prevede. Obiettivi, risorse, missioni e riforme, in “Forumpa.it”, 15 Febbraio 2022, <https://www.forumpa.it/economia/pnrr-piano-nazionale-di-ripresa-e-resilienza-cose-e-cosa-prevede-missioni-risorse-progetti-e-riforme/>


ROSSETTI 2013

Carlo ROSSETTI, La libertà di insegnamento e di ricerca: scuola e università nella Costituzione, in Dialoghi sulla Costituzione. Per saper leggere e capire la nostra Carta fondamentale, a cura di Marco IMPERATO, Michele TURAZZA, prefazione di Valerio ONIDA, Monte Porzio Catone (RM), Effepi Libri, 2013, pp. 152-159.


RUSSOLI 1972

Franco RUSSOLI, Il museo come elemento attivo nella società, in Il museo come esperienza sociale, atti del convegno di studio sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica (Roma, 4-5-6 dicembre 1971), Roma, De Luca, 1972, pp. 79-84.


SCIAUDONE 2022

Francesco SCIAUDONE, Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, in Guida al PNRR. Opportunità, procedure e adempimenti per imprese, professionisti e pubblica amministrazione, a cura di Grimaldi Studio Legale, Milano, Il Sole 24 ore, Maggio 2022, n. 3, pp. 29-38.


TIBERTI 2020

Viola TIBERTI, Il museo sensoriale. L'accessibilità culturale e l'educazione artistica ed estetica per le persone con minorazione visiva nei musei del comune di Roma, Roma, Sapienza Università Editrice, 2020.




SITOGRAFIA


Camera dei deputati

Camera dei deputati. Documentazione parlamentare, Studi – Bilancio > L' Italia e l' Unione europea > Politica economica e finanza pubblica > Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), <https://temi.camera.it/leg18/temi/piano-nazionale-di-ripresa-e-resilienza.html> visitato in data 28/01/2023.


CaroGuimus9

CaroGuimus9 Cane Robotico Guida Museale per Bambini (e Adulti) non vedenti, pagina creata il 13 Gennaio 2017 ed aggiornata il 29 Marzo 2019, in “BTA – Bollettino Telematico dell'Arte” <https://www.bta.it/riv/rice/caroguimus9/index.html> visitata in data 05/02/2023.


ICOM – Codice Etico

ICOM International Council of Museums - Italia, <http://www.icom-italia.org/> visitato in data 27/04/2016.


ICOM 2022 – Praga

ICOM International Council of Museums - Italia, Approvata a Praga la nuova definizione di museo di ICOM, Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2022, ore 14:15, <https://www.icom-italia.org/definizione-di-museo-scelta-la-proposta-finale-che-sara-votata-a-praga-2/> visitato in data 24/01/2023.


Italia Domani

Italia Domani, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Governo Italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri, <https://www.italiadomani.gov.it/content/sogei-ng/it/it/home.html> visitato in data 25/01/2023.


Italia Domani - Investimenti

Italia Domani Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Interventi > Investimenti, Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura, Governo Italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri, <https://www.italiadomani.gov.it/it/Interventi/investimenti/rimozione-delle-barriere-fisiche-e-cognitive-in-musei-biblioteche-e-archivi-per-consentire-un-piu-ampio-accesso-e-partecipazione-alla-cultura.html> visitato in data 25/01/2023.


Ministero della Cultura – Raccomandazioni 2016

Ministero della Cultura, Direzione generale Musei, Home > Notizie > Notifiche, Raccomandazioni per l'accessibilità al patrimonio culturale, 1° dicembre 2016, <http://musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/raccomandazioni-per-laccessibilita-al-patrimonio-culturale> visitato in data 04/02/2023.


Ministero della Cultura – Linee guida 2018

Ministero della Cultura, Direzione generale Musei, Home > Notizie > Notifiche, Linee guida per la redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A), 2 agosto 2018, <http://musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/linee-guida-per-la-redazione-del-piano-di-eliminazione-delle-barriere-architettoniche-p-e-b-a> visitato in data 06/02/2023.


Ministero della Cultura – Avviso pubblico 2022

Ministero della Cultura, Direzione generale Musei, Home > Notizie > Notifiche, Avviso pubblico per proposte di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura pubblici non appartenenti al MiC,12 maggio 2022, ultimo aggiornamento 16/01/2023 <http://musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/avviso-pubblico-per-proposte-di-intervento-per-la-rimozione-delle-barriere-fisiche-cognitive-e-sensoriali-dei-musei-e-luoghi-della-cultura-pubblici-non-appartenenti-al-mic> visitato in data 17/01/2023.


Ministero della Cultura – Piano 2015-2016

Ministero della Cultura, Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Home > Piano Nazionale per l'Educazione al Patrimonio Culturale 2015-2016, ultimo aggiornamento 21/12/2015 <https://dgeric.cultura.gov.it/piano-nazionale-per-leducazione-al-patrimonio-culturale/> visitato in data 03/02/2023.


Nazioni Unite

Nazioni Unite. Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, Agenda 2030 > Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile <https://unric.org/it/agenda-2030/> visitato in data 03/02/2023.


Senato della Repubblica

Senato della Repubblica, Legislatura 17ª - Dossier n. 572 <https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/0/1059233/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione10> visitato in data 03/02/2023.


 


                    
Fig. 1 - Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, ingresso principale su viale delle Belle Arti 131, con scalinata (Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)
Fig. 1: Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Roma, ingresso principale su viale delle Belle Arti 131, con scalinata
(Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)

Fig. 2 - Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, totem con le indicazioni degli accessi su viale delle Belle Arti 131, con scalinata, e via Gramsci 71, per i disabili (Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)
Fig. 2 - Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Roma, totem con le indicazioni degli accessi su viale delle Belle Arti 131,
con scalinata, e via Gramsci 71, per i disabili
(Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)

Fig. 3 - Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, accesso per i disabili su via Gramsci 71 (Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)
Fig. 3 - Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Roma, accesso per i disabili su via Gramsci 71
(Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)

Fig. 4 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma, ingresso principale su piazzale di Villa Giulia 9, a livello stradale (Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)
Fig. 4 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Roma, ingresso principale su piazzale di Villa Giulia 9, a livello stradale
(Foto cortesia di Federico Ramadori, 2023)

Fig. 5 - MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, scorcio interno con rampa (Foto cortesia di Federico Ramadori, 2016)
Fig. 5 - MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Roma, scorcio interno con rampa
(Foto cortesia di Federico Ramadori, 2016)

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