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ERETICI/I(R)REGOLARI
Artisti diversamente utili
 

Donato Di Poce
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 10 Ottobre 2023, n. 942
https://www.bta.it/txt/a0/09/bta00942.html
Articolo presentato il 5 Ottobre 2023, approvato il 10 Ottobre 2023 e pubblicato il 10 Ottobre 2023
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I pittori imitano la realtà

Gli artisti la inventano”

Donato Di Poce


Il titolo accattivante e rivelatore, di questa mostra di Viterbo (Chiostro longobardo) curata da Mauro Rea, apre orizzonti e svela nuovi percorsi e trame dell'arte contemporanea che non vuole essere ingabbiata in schemi e scuole, tribù e conventicole. Tutti gli artisti presenti, sia quelli più famosi sia quelli meno conosciuti, esprimono la loro unicità, diversità e libertà creativa, con un unico denominatore unico, la socializzazione dell'arte.

Infatti il ricavato delle vendite dei lavori, sarà interamente devoluto a un'Associazione Kiss Against Cancer, che opera nel campo della ricerca oncologica.

Il titolo allude, ricorda e ingloba e unifica altresì varie operazioni, movimenti e personaggi storici e di artisti di volta in volta definiti Art Brut (Dubuffet), Irregolari (Bianca Tosatti), Outsider, Maledetti, ma anche l'esperienza sovversiva e provocatoria della Street Art (Banksy su tutti e non solo) e dell'Arte Femminista.

Anche se per dovere d'informazione e onestà intellettuale bisogna ricordare che tutti questi movimenti e personaggi, prendono le mosse dalle esperienze artistiche ed estetiche di Van Gogh, Giacometti, Bacon, Nevelson, I surrealisti (Artaud su tutti), Poesia visiva, Fluxus, Mail Art, Maria Lai, Carol Rama, Dario Fo., e in campo letterario da Giordano Bruno a Campanella, ai Poeti Maledetti, da Campana a Pasolini ad Alda Merini e giovani autori come Casartelli, Daino, Vetrugno.

Un altro denominatore comune a tutte queste esperienze è quello di fare arte tra dissenso e socialità, fuori dagli schemi e dagli spazi rituali delle élite borghesi e del mercato dell'Arte, in una sorta di rifiuto dell'eco-capitalismo (intendendo con questa definizione quel capitalismo “idra” che ingloba, fagocita, strumentalizza e rimette in circolo qualsiasi esperienza di dissenso, originalità e utopia, mitizzando il giochino delle Avanguardie e Neo e Post Avanguardie, capace di estetizzare la politica, ingabbiare e vampirizzare ogni corpo vivo dell'arte, musealizzando persino un fenomeno di arte di strada come la Street Art).

Gli Artisti ERETICI/I(R)REGOLARI, sembrano esaltare esperienze estetiche relazionali e microattività individuali/collettive, che tentano di produrre libertà, creando dispositivi artistici di deflagrazione creativa, radicalizzando l'aspetto eversivo e sovversivo dell'arte, in una sorta di poetizzazione sociale, esplorando visioni e desideri selvaggi, inconsci e imprevedibili.

Gli Artisti ERETICI/I(R)REGOLARI, sembrano obbedire all'ingiunzione di Foucault: “fare della propria vita un'opera d'arte” e all'illuminazione di Rimbaud: “la sregolazione di tutti i sensi”, e aggiungerei l'utilizzo di tutte le praxis creAttive di socializzazione dei tanti “Io” creativi di quella che possiamo definire una dimensione utopica-molecolare-sovversiva dell'Arte e la messa in atto di una vera e propria disobbedienza estetica, capace di opporre ai monopoli espositivi e multimediali:

- Nebulose artistiche in Rete

- Costellazioni poetiche liberate

- Universi di valori alternativi

- Nidi di Creattività

- Coaguli di esperienze socializzanti.


Oltre i muri dell'invisibilità:

Gli Artisti ERETICI/I(R)REGOLARI, ingaggiano una lotta contro i muri dell'invisibilità/inesistenza attraverso varie forme quali:

- Anonimato o la visibilità dell'invisibile (Banksy: tutti mi conoscono ma nessuna sa chi sono))

- Autocensura espositiva (creo ma non espongo)

- Dissolvimento Creativo (non creo più, divento un ex artista)

- Nomadismo estetico/esistenziale mi sposto, cambio nome, identità luoghi e territori estetici)

- Ecosofia (pratico il concetto di Guattari che implica la composizione di tre ecologie: Ambientale, Sociale, Mentale)

- Terrorismo Estetico (faccio scandalo, attuo provocazioni, pratico eresie).


Contro la bellezza classica:

Gli Artisti ERETICI/I(R)REGOLARI, praticano un'arte trasgressiva e anti-canone, non sono mai monotoni come l'Arte Classica che risponde al solo canone della bellezza. La loro arte, è portatrice di nuovi canoni pieni di vita, di passione, di realtà e umanità. L'artista Eretico/Irregolare, è un fenomeno estetico e sociale che disintegra i giochi di potere e omologazione. Il suo fine non è l'affermazione dell'individuo, ma il riconoscimento e la socializzazione della sua individualità.

Gli Artisti ERETICI/I(R)REGOLARI, sono dei terroristi estetici dotati di due principali caratteristiche: la critica sociale e l'originalità estetica. Gli artisti affermati e omologati al sistema, tendono a considerare gli artisti Irregolari dei falliti o dei piccoli geni minori e incompiuti. In realtà gli artisti Irregolari sono geniali proprio nella loro essenza/assenza disordinata, nella loro follia visionaria e creativa. Ma se gli artisti omologati ottengono la fama e il successo, gli artisti irregolari ottengono l'immortalità del mito e la reputazione della genialità.

Solo negli artisti irregolari le opere sopravvivono ai loro autori, la loro dannazione esistenziale, diventa una corona di bellezza futura, perché pensa come un Dio dell'impossibilità, ma agisce come un Poeta collettivo.

L'Arte Eretica/I(r)regolare è arte della disperazione e del sogno, dell'audacia e della follia visionaria. Uno dei maestri dell'arte Eretica/I(r)regolare è stato A. Artaud (coltissimo e dannato), un altro grande è stato Ligabue (naif e dannato), entrambi prima espulsi e respinti dal sistema dell'arte (collezionisti, gallerie, critici media), poi osannati e glorificati.

La grande differenza tra il sistema dell'arte e gli Artisti ERETICI/I(R)REGOLARI, è che il primo idealizza l'oggetto, il manufatto e l'artista (tutto viene mercificato), invece i secondi, idealizzano e cercano incessantemente l'idea, l'emozione un sistema di valori, emozioni, l'azione e l' immaginazione. Il primo è razionale e programmatico, il secondo è istintivo e inconscio, il primo cerca di ridurre l'Arte a valore oggettivo ed economico, il secondo cerca la verità dell'istante e dell'emozione, i valori umani e universali.

Purtroppo oggi sembra prevalere la teoria che la civiltà vada di pari passo con il progresso tecnologico e questa teoria ha influenzato troppi artisti che tendono all'omologazione non solo teorica ma anche tecnologica. I loro quadri sono seriali, sono specchio di questa civiltà, scambiando la materia per innovazione, mentre gli artisti, ERETICI/I(R)REGOLARI creano persino con la spazzatura, i trucioli, gli avanzi e gli scarti della civiltà tecnologica.


La costruzione dell'umano:

L'Arte senza umanità e vuota e sterile, un vuoto esercizio didattico di stili e di tecniche, invece l'arte

ERETICA/I(R)REGOLARE, ha un solo vero obiettivo, costruire l'umanità, realizzare ponti tra culture diverse, tra sé e il mondo. Pur nella sua fragilità, quest'arte si distingue in tre tipi di genialità:

1) Genialità pura e creativa

2) Genialità Immortale

3) Genialità inutile e autodistruttiva.

Paradossalmente gli artisti più grandi e tormentati, hanno in loro il terzo tipo di genialità, quella inutile e autodistruttiva. Non avendo il coraggio di distruggere le loro opere, distruggono sé stessi. E' il tipo di artista folle, melanconico, arguto e autodistruttivo, mai appagato del suo lavoro, sempre alla ricerca del nuovo e dell'unico, dell'impossibile. L'orgoglio e la consapevolezza, sono i loro demoni creativi-autodistruttivi.

L'Artista Eretico/I(r)regolare, è vittima della sua sensibilità, immaginazione, humor dissacratorio e della sua umiltà. La sola via di salvezza è l'AGIRE. Lui sa che solo l'Azione combatte la sua depressione e lo aiuta a cambiare il modo. Involontariamente, nonostante la diversità di forme e colori, idee e materiali, hanno tutti lo stesso soggetto, e realizzano un solo quadro, “la tragedia della loro vita”.

Ci sono tre tipi di artisti:

1) Artisti di realtà

2) Artisti di memoria

3) Artisti d'Immaginazione

E poi ci sono dei Geni, capaci di percorrere strade nuove, impervie, difficili, dolorose ma che permettono di fondere e contaminare i tre generi, sono gli artisti ERETICI/I(R)REGOLARI.

Un artista e un falegname, non vedono lo stesso chiodo. Il falegname lo vede e lo usa per assemblare travi, costruire cattedrali, mentre l'artista lo usa per conficcarlo nelle carni dell'umanità putrida, nel cuore nero della sua creazione.

Il cammino della bellezza è lastricato di errori, imperfezioni, inesattezze, ma mentre l'artista ordinario è un direttore d'orchestra della bellezza classica, L'Artista Eretico/I(r)regolare, è lo strumento che stona, la nota che manca, la corda che stride e il tamburo che batte il tempo della sua follia creatrice. Alla fine restano solo macerie, ma in quelle macerie si trovano universi e galassie di nuova bellezza, tra quei frammenti sparsi e scomposti si sprigiona il profumo della libertà e dell'immortalità.


Artisti invitati: Marilena Abbondanza, Nino Barone, Giuseppe Rinaldi Basili, Franco Bianchi Poteca, Corrado Bonomi, Alberto Casiraghi, Sonia De Michele, Carmine Di Pietro, Donato Di Poce, Carlo D'Orta, Guida Fedeli, Gretel Fher, Alberto Gallingani, Andrea Iran, Renato Marini, Gian Ruggero Manzoni, Franco Marrocco, Nanni Menetti, Gabi Minedi, Ignazio Monteleone, Stefano W. Papini, Giovanni Pedullà, Franco Rea, Mauro Rea, Zan Re, Massimo Romani, Leonardo Santoli, Gianfranco Sergio, Mario Serra, Sonia Talarico, Marco Terroni Grifola, Francesco Tadini, Mauro Tersigni, Irene Zancheri.


Milano, 15/07/2023


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ERETICI & I(R)REGOLARI

a Mauro Rea

Irregolari come le foglie gialle sugli alberi

E i funghi nascosti nell'erba.

Irregolari come le api innamorate

Che ronzano intorno ai fiori.

Irregolari come comete

Che indicano la via dell'infinito.

Irregolari come scintille di fuoco

Che accendono altri fuochi.

Irregolari come parole nuove

Nascoste nei silenzi scritti dei poeti.

Irregolari come pazzi innamorati della vita

Senza sapere cosa sarà la vita.

Irregolari come poeti eretici

Che accendono la notte con un respiro.

Irregolari come lacrime clandestine

Che inondano il Mediterraneo.

Irregolari come eretici

Che scrivono l'indicibile.

Irregolari come artisti

Che creano visioni mai viste.

Irregolari che cercano e trovano la bellezza

Nell'abbraccio solidale del mondo.

Irregolari come uomini che regalano un sorriso

Attraversando il male di vivere.

Donato Di Poce

Milano 17/09/2023


LA MOSTRA: DOVE

7 al 20 ottobre presso il Chiostro Longobardo della Chiesa di Santa Maria Nuova a Viterbo.

                        
                        
                        
                        
Fig. 1 – Mauro Rea e Donato Di Poce
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 1 – Mauro Rea e Donato Di Poce
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

Fig. 2 – Il Catalogo della Mostra
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 2 – Il Catalogo della Mostra
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

Fig. 3 – Donato Di Poce, Mauro Rea e Marta Schirripa
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 3 – Donato Di Poce, Mauro Rea e Marta Schirripa
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

Fig. 4 – Mauro Rea
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 4 – Mauro Rea
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

Fig. 5 – Opere esposte al Chiostro Longobardo della Chiesa di Santa Maria Nuova a Viterbo
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 5 – Opere esposte al Chiostro Longobardo
della Chiesa di Santa Maria Nuova a Viterbo

Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

Fig. 6 – Opere di Irene Zangheri, Giovanni Pedullà, Ignazio Moteleone e Gianni Cella
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 6 – Opere di Irene Zangheri, Giovanni Pedullà
Ignazio Moteleone e Gianni Cella

Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

Fig. 7 – Opere di Gretel Fehr, Franco Rea, Donato Di Poce e Gian Ruggero Manzoni
Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra
Fig. 7 – Opere di Gretel Fehr, Franco Rea
Donato Di Poce e Gian Ruggero Manzoni

Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

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