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Caravaggio alle Scuderie del Quirinale di Roma  
Giuseppe Arnesano
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 14 Aprile 2010, n. 559
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Area Mostre

Nel quattrocentesimo anniversario dalla sua morte, Michelangelo Merisi da Caravaggio (1597-1610) non poteva deludere i suoi devoti spettatori. Dal 20 Febbraio scorso e fino al prossimo 13 Giugno 2010, le Scuderie del Quirinale di Roma, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, celebrano “il ragazzo lombardo” attraverso l'esposizione di venticinque capolavori accreditati dalla critica come autentici autografi dell'artista. Ideata da Claudio Strinati e curata sotto il segno di Rossella Vodret e Francesco Bunarelli, la mostra rafforza, in maniera non propriamente cronologica, l'esperienza e l'evoluzione pittorica del Maestro, esaltando maggiormente il confronto tra tematiche e soggetti iconografici conformi, mediante muti e allo stesso tempo espressivi dialoghi degli astanti caravaggeschi.

Strinati sottolinea come, dalla mostra, emerga l'aspetto sentimentale della poetica caravaggesca, auspicandosi un pubblico che comprenda: «l'espressione figurativa dei sentimenti del Caravaggio, non solo nei  movimenti fisiognomici, ma soprattutto nella costruzione dell'immagine».
 

L'itinerario della mostra è diviso in tre sezioni contraddistinte dalle "tre età" di attività del Caravaggio ed andrebbe interpretato anche alla luce dei quindici capolavori dispersi fra le chiese e le case principesche della capitale. Di particolare interesse è l'inedita possibilità di ammirare il Gabinetto scientifico del Cardinale Del Monte, affrescato con olio su muro dal Merisi nel 1597 all'interno del Casino Ludovisi, oggi Casino dell'Aurora sito in via Lombardia, aperto durante tutto il periodo della mostra.

Lungo i due piani espositivi delle Scuderie è rappresentata quasi per intero l'antologia di quel pittore “famoso” ed “eccellentissimo” che ha sapientemente operato una rivoluzione del vero visibile, svelato dalle teatralità luministiche. Addentrati nelle ombrose e suggestive sale espositive, dolcemente si irradiano, all'interno delle composizioni, le fioche luci dei faretti tali da suggerir con forza l'insita luminosità impressa nella tela ritratta. Dimorata da sempre nella Pinacoteca Ambrosiana, e per la prima volta esposta fuorisede, La canestra di frutta, nella sua tangibile ed equilibrata semplicità attrae a se l'interessato fruitore, conducendolo nell'operoso cantiere teatrale magistralmente diretto dal genio lombardo. Seguono il Ragazzo con la canestra di frutta, una delle prime opere giovanili più importanti, e il Bacco degli Uffizi, dove Caravaggio dipinse un'altra eccelsa natura morta intrisa di cristologico significato; il trittico teste presentato pone per la prima volta un inedito confronto diretto.

Proseguendo nel percorso espositivo, entriamo nel vivo del cantiere teatrale, osservando gesti e smorfie di lancinante dolore, ascoltando canti, grida e lamenti delle numerose maestranze infelici dell'amara sorte. Esemplari sono Musici provenienti
dal Metropolitan Museum di New York che, sommessamente a colloquio con Il Suonatore di liuto dall'Ermitage, accordano gli strumenti e riscaldano le voci, accomunati da un ideale ensemble armonico che incanta visivamente e spiritualmente folle di visitatori.

Al secondo piano del complesso espositivo, la tavolozza dell'artista diviene sempre più scura e tetra, le tele sono quelle degli ultimi anni di vita; Caravaggio dipinge in maniera frenetica ed ossessiva, forse perché braccato dai tanto romanzati sicari del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Il rosso sipario, con il quale l'autore caratterizza le sue opere, cala in un primo momento sul macabro Davide con la testa di Golia della Galleria Borghese, un'opera letta dalla critica come captatio benevolentiae da consegnare al papa in una sorta di petizione di grazia dal bando capitale e poi, definitivamente, sull'Annunciazione proveniente dal Musée des Beaux-Arts di Nancy, giunta in mostra in ottime condizioni dovute al recente restauro di mano italo-francese. La mostra sul Caravaggio è un estasiante percorso figurativo, legato intimamente alla sfera sentimentale del puro dato naturale, che merita d'esser vissuto.

 
 






Caravaggio

Fig. 1
CARAVAGGIO, Musici, 1594-95
olio su tela,
92,1 x 118,4 cm.
The Metropolitan Museum of Art, Rogers Found, 1952 New York, © 2009
Image copyright The Metropolitan Museum of Art/Art Resource/Scala, Firenze

Caravaggio

Fig. 1
CARAVAGGIO, Canestra di frutta, fine del XVI secolo
olio su tela,
48 x 62 cm.
Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca Ambrosiana, Milano
© 2009. Foto Scala, Firenze




Foto cortesia Ufficio Stampa della Mostra

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