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Dentro al linguaggio. Analisi suppletiva di tre opere sequenzialiste  

Angelo Calabria in arte ACA
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, Bozza 2, n. 914
http://www.bta.it/txt/a0/09/bta00914.html
Articolo presentato il 21 Maggio 2021, approvato il 21 Giugno 2021 e pubblicato il 21 Giugno 2021
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Area Artisti

Queste opere fanno parte di tre cicli emblematici che avevo progettato in vista della pubblicazione del mio primo libro: “Il Sequenzialismo nell'Arte. Linguaggio Spazio-Temporale del Segno. L'evoluzione della comunicazione artistica nell'Era dell'Informazione 1. L'elaborazione di questi tre gruppi di lavori, tutti del 2011, ha radici molto profonde che risalgono a circa due anni prima. A quell'epoca, iniziai un processo di analisi ed evoluzione del segno sequenzialista che sarebbe arrivato a maturazione proprio durante questo progetto.

Cominciamo dall'inizio. Dopo i primi anni caratterizzati da diverse e complesse esperienze, mi scontrai con un gran numero di difficoltà e problematiche specificatamente linguistiche. Decisi allora, per meglio superare questi ostacoli, di isolare le singole componenti del segno sequenzialista che fino ad allora avevo utilizzato in strutture combinate e in maniera alquanto “istintiva”. Procedetti analizzando separatamente ogni specifico insieme di vettori-significato spazio-temporali – segni freccia, segni numero e segni unità –, con l'obiettivo di riuscire a padroneggiarli appieno per poi combinarli in sequenze inedite grazie a una maggiore consapevolezza espressiva.

Ogni grande tela è il culmine di un determinato progetto (costituito dagli abbozzi su carta, dalle tele intermedie e da quelle di grandi dimensioni) che affronta di volta in volta, in maniera indipendente e approfondita, le potenzialità comunicative dei vettori-freccia, dei vettori-numero e dei vettori-unità. Per questo grande ciclo di opere ho tratto preziosi stimoli dalla lettura delle analisi che Wassily Kandinsky 2 aveva pubblicato riguardo alcuni suoi importanti quadri del periodo prebellico, e precisamente quelli realizzati tra il 1911 e il 1913. La sfida era quella di riuscire a trasporre, in chiave sensibile, le prerogative linguistiche astratte della forma e del colore nel nuovo codice sequenzialista incentrato sull'espressività di spazio e tempo.

Il tema che scelsi per arrivare a questo fine doveva concretizzare, in maniera sequenziale, il percorso di “salvezza”, “liberazione” ed “evoluzione” che la lingua artistica contemporanea avrebbe dovuto intraprendere per superare la maniera postmoderna e post storica, così da dirigersi verso una nuova dimensione significativa del contenuto: la dimensione linguistica spazio-temporale.

              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              

MULTI-ELABORAZIONE: GUARIGIONE



Fig. 1 - ACA (Angelo Calabria), Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Guarigione, 2011, smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore
Fig. 1 - ACA (Angelo Calabria),
Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Guarigione, 2011
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore





Fig. 2 - Wassily Kandinsky, Composizione V, 1911, olio su tela, cm. 190 x 275, collezione privata
Fig. 2 - Wassily Kandinsky, Composizione V, 1911
olio su tela, cm. 190 x 275, collezione privata


ANALISI VETTORIALE SPAZIO-TEMPORALE


1^ Sequenza (Sfondo)

a) Percorso Indietreggiante: Giallo (I) / Arancio (II) / Rosso (III)

b) Percorso in Caduta (IV): Blu / Azzurro / Celeste

c) Percorso Avanzante: Rosso (I) / Arancio (II) / Giallo (III)


2^ Sequenza (Linea Bianca)

a) Percorso Antiorario in progressivo distaccamento: Sequenze di Verdi (I-II-III-IV)

b) Percorso Antiorario (Blu) / Antiorario-Orario (Azzurro) / Orario (Celeste) (I-II-III-IV);

da Negativo a Positivo + sequenza di Riunificazione (IV - in Bianco)

c) Percorso Orario in progressiva Separazione-Avvicinamento: Sequenze di Verdi (I-II-III-IV)


3^ Sequenza (Centri Bianchi)

a) Percorso all'Indietro / all'Indietro-in Caduta / in Caduta, con progressiva Separazione in Negativo (I-II-III-IV)

b) Percorso in Caduta / in Caduta-in Avanzamento / in Avanzamento (I-II-III-IV),

con Ricompattamento (4 Unità: I-II-III)

c) Percorso in Avanzamento / in Avanzamento-in Ascesa / in Ascesa, con progressiva Separazione in Positivo (I-II-III-IV)


Percorsi-contenuto principali:

1^ SEQUENZA (SFONDO):

Indietreggiamento in Caduta = Tragedia

+ Avanzamento = Guarigione

3^ SEQUENZA (CENTRI BIANCHI):

Indietreggiamento in Caduta = Tragedia

+ Caduta Avanzante = Reazione

+ Avanzamento in Ascesa = Guarigione


Lavorai a questa prima fase del progetto complessivo fin dall'inizio dell'anno. Punto di partenza fu il concetto di tragedia, che volevo rielaborare in chiave sequenzialista. Alla fine di questo primo ciclo di opere mi accorsi di una certa affinità visiva tra il percorso-contenuto tragico, che caratterizzava questi lavori, e il grande segno “a frusta” che dominava la Composizione V (fig. 2) di Kandinsky. Non fu direttamente il quadro astratto a ispirarmi, ma il concetto di “quadro tragico” espresso più volte da Kandinsky nei suoi scritti durante il suo travagliato periodo di passaggio all'astrazione.

Iniziai focalizzandomi su quali segni-unità fossero più adatti a comunicare il tragico. Elaborai diverse sequenze, più o meno cariche di leggibilità spazio-temporale, progressivamente sempre più stratificate nei loro percorsi. Dopo un certo numero di studi su carta, realizzai alcuni quadri intermedi nei quali definii chiaramente il soggetto tragico attraverso una sequenza di segni-unità “all'indietro e in caduta”. Successivamente, per accentuare la negatività della tragedia, sviluppai questa sequenza principale moltiplicandola e circondandola con un percorso segnico antiorario. Quest'ultimo concorre, con il percorso-contenuto principale, al concetto di sequenzialità tragica veicolato dal procedere dei vettori spazio-temporali. Solo alla fine, dopo aver “sequenzializzato” adeguatamente la tragedia, sentì il bisogno di compensare la forte negatività che si era venuta a creare con un barlume di speranza. Integrai il percorso tragico – indietreggiante e in caduta, circondato in senso antiorario – con una parte finale in netta opposizione – avanzante e ascendente, circondata in senso orario –, che porta a compimento il percorso di “guarigione” espresso dalla grande tela e dal quale ricavai anche il titolo.

Qui, sia la forma che il colore vengono piegati a una funzione visivo-sequenziale preminente. A questo livello espressivo evoluto, sono le scansioni percettivo-realizzative a generare il contenuto dell'opera d'arte, al di là delle componenti referenziali ed estetiche sia della dimensione figurativa che di quella astratta, che qui funzionano come sequenze “accessorie” ai percorsi segnici principali.

Non si tratta più di “armonizzare” la composizione degli elementi in maniera esteriore o interiore, ma è essenziale “elaborare-contare” sequenzialmente-espressivamente i singoli vettori spazio-temporali che, sviluppati in determinati percorsi significativi, ci conducono verso una rinnovata dimensione del contenuto sensibile. Ogni singola sequenza che fa parte del grande percorso-contenuto dell'opera, concorre attivamente – con direzioni scorrevoli e regolari o con direzioni combinate in maniera irregolare dalla leggibilità più o meno simultanea – alla materializzazione, nella nostra coscienza visiva, di quella codifica spazio-temporale digitale così tipica della nostra epoca.

In questo quadro il percorso inizia in alto a destra. La prima sequenza indietreggiante dei segni-unità dello sfondo (giallo / arancio / rosso) ingloba i tre centri bianchi, che sviluppano una sequenzialità negativa in progressione: indietro / indietro-in caduta / in caduta. A loro volta questi tre centri sono circondati da una sequenza di segni-unità antiorari, in verde, che – in progressivo distaccamento – contribuiscono al percorso-contenuto iniziale drammatico: all'indietro / in caduta / antiorario. Si prosegue con altri tre segni-sfondo sequenzialmente in caduta (blu / azzurro / celeste), che però portano al loro interno tre centri bianchi in progressivo “risanamento”: in caduta / in caduta- in avanti / in avanti. Qui, i segni-unità che circondano i tre centri bianchi procedono sequenzialmente in maniera antioraria / antioraria-oraria / oraria, facendosi sostenitori della speranza di un cambiamento. Infine, ulteriori segni-unità bianchi, posti all'esterno, con il loro progressivo “restringimento” frenano la caduta generale. Questo movimento discendente completa, insieme al primo gruppo di segni-unità, il percorso-contenuto tragico: indietro e in caduta. Questa frenata del secondo gruppo di segni, prepara l'energia positiva espressa dal terzo e ultimo gruppo. I segni-unità dello sfondo permettono adesso una lettura invertita (rosso / arancio / giallo) in avanzamento, e inglobano i tre centri bianchi che sviluppano una sequenzialità progressiva opposta alla prima: avanti / avanti-in ascesa / in ascesa. A loro volta, questi tre centri sono circondati da una sequenza di segni-unità in senso orario, in verde, che – con diverse successioni in positivo – completano il percorso-contenuto generale di “guarigione”: all'indietro / in caduta / in avanti.

Tutte le sequenze di segni-unità elaborate in quest'opera, concorrono all'espressione realizzativo-percettiva delle sensazioni – sia principali che subordinate – sopra descritte. Sensazioni che uno spirito evoluto sarà in grado di intercettare andando oltre le consolidate caratteristiche referenziali ed estetiche, per addentrarsi in un universo inedito di esperienze pittoriche “digitali”.


MULTI-ELABORAZIONE: RINASCITA



Fig. 3 - ACA (Angelo Calabria), Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Rinascita, 2011, smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore
Fig. 3 - ACA (Angelo Calabria),
Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Rinascita, 2011
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore




Fig. 4 - Wassily Kandinsky, Composizione VI, 1913, olio su tela, cm. 200 x 300, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo
Fig. 4 - Wassily Kandinsky, Composizione VI, 1913
olio su tela, cm. 200 x 300, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo


ANALISI VETTORIALE SPAZIO-TEMPORALE


ZONA CENTRALE

1^ Sequenza (Centri Bianchi - Frecce dentro Forma Triangolare)

a) Percorso in Caduta (Negativo)

b) Percorso in Caduta e Risalita (Negativo e Positivo)

c) Percorso in Risalita (Positivo)


2^ Sequenza (Centri Colorati - Forma Circolare)

a) Giallo + Arancione + Rosso (Stratificazione Multipla = Forte Pesantezza)

b) Giallo + Arancione (Stratificazione Semplice = Leggera Pesantezza)

c) Giallo (Senza Stratificazione = Leggerezza)


3^ Sequenza (Centri in Grigio - Frecce Intorno Centri Colorati)

a) Senso Orario in Accelerazione Massima [Frecce +] (Scomposizione Variegata = Disordine)

b) Senso Orario in Rallentamento [Frecce =] (Scomposizione Moderata = in Sistemazione)

c) Senso Orario Rallentato [Frecce –] (Scomposizione Assente = Ordine)


4^ Sequenza (Centri in Nero - Frecce Intorno Centri in Grigio)

a) Senso Orario in Risalita Minima (Struttura con Elementi Isolati = Debolezza)

b) Senso Orario in Risalita Implementata (Struttura con Elementi Collegati = Debolezza-Forza)

c) Senso Orario in Risalita Massima (Struttura con Elementi Chiusi = Forza)


5^ Sequenza (Accompagnamento Superiore in Crollo Progressivo)


6^ Sequenza (Accompagnamento Inferiore in Verde: in Risalita / in Conflitto / in Discesa)



ZONA PERIMETRALE

7^ Sequenza (a Destra - Blu Scuro)

Percorso Orario in Caduta con Reazione Finale (Intensificazione Rotazione)


8^ Sequenza (in Basso - Blu)

Percorso di Reazione all'Indietro in Salita (Alleggerimento Progressivo)


9^ Sequenza (a Sinistra - Azzurro)

Percorso di Risalita Progressiva (con Intensificazione)


10^ Sequenza (in Alto - Azzurro Chiaro)

Percorso in Avanzamento e in Elevazione (Rafforzamento)


Punto di partenza per questo quadro fu la relazione tra i tre centri che Kandinsky aveva messo in opera nella grande Composizione VI (fig. 4), dove queste tre zone sono caratterizzate da un differente suono interiore in base alla loro evidenza grafica e cromatica. A me, però, non interessava affatto l'aspetto compositivo-armonico del quadro di Kandinsky; mi interessava piuttosto rielaborare le connessioni tra questi tre centri, in chiave spazio-temporale, per comunicare sequenzialmente la seconda parte del grande tema che avevo in mente. Per questo secondo ciclo di opere, dopo la “guarigione”, mi premeva esprimere la prospettiva fiduciosa verso il futuro: una “rinascita” dell'Arte dalla sua attuale e sterile maniera postmoderna e post storica.

La genesi del grande quadro durò circa quattro mesi. Partii da diversi abbozzi su carta, per mettere a punto, inizialmente, la zona dei tre centri e poi quella perimetrale che si sarebbe sviluppata di conseguenza. Provai e riprovai innumerevoli sequenze di segni, finché non trovai quelle più adatte al contenuto spazio-temporale che intendevo materializzare. A poco a poco, partendo dagli abbozzi fino ai quadri intermedi, affinai nei minimi dettagli tutte le componenti comunicative sequenziali dei vari percorsi che avrei elaborato – intensificandole nella grande tela – con ulteriori elementi spazio-temporali. Non a caso ho chiamato questa ultima fase del processo di creazione “multi-elaborazione”, per via della ricchezza dei livelli sequenziali che si stratificano durante il procedere del lavoro e che conducono, infine, il messaggio spazio-temporale dell'opera alla leggibilità significativa più elevata. Per raggiungere questo stadio evoluto di sensibilità, ho impiegato diversi anni di intensi e problematici tentativi, al fine di padroneggiare sempre più le energie-informazioni espressive che sono alla base di ogni singolo segno-vettore spazio-temporale e di ogni successione segnica stratificata che elabora un determinato percorso espressivo.

Nell'evoluzione che ha caratterizzato la mia ricerca in questi ultimi anni, le scelte formali e soprattutto quelle cromatiche associate ai vari segni, erano finalizzate non tanto a raggiungere effetti estetici armonici o dissonanti, quanto a evidenziare – nella loro leggibilità sequenziale – i differenti percorsi segnico-significativi dell'opera spazio-temporale. L'interazione emotiva con l'opera sequenzialista si concretizza nella successione percettivo-realizzativa di ogni singolo vettore espressivo rispetto a quello che lo ha preceduto e a quello che lo seguirà. I percorsi elaborati dai vari segni-vettori si innescano nella mente e, attraverso il “contare direzionato”, sprigionano quella peculiare energia-informazione visuale che li caratterizza e che li distingue nettamente dai consueti segni simbolici. La costruzione del quadro, in un determinato caso, può procede in maniera lineare. Un certo numero di segni si susseguono ordinatamente in fila indiana. A volte capita che questa direzione scorra in maniera ritmica e cadenzata, oppure con repentine accelerazioni e rallentamenti. Altre volte, a questa direzione se ne aggiungono altre che intensificano o limitano i percorsi spazio-temporali dell'opera. Altre volte ancora, succede che questa direzione principale si dirami – in maniera scomposta e articolata – in più direzioni sequenziali, aprendo a un sentire sottile e indefinibile che ci conduce in una dimensione sensibile evoluta da esperire senza preconcetti.

In questo quadro il percorso inizia dai tre centri. Il primo dei tre, quello a sinistra – appesantito da una doppia stratificazione cromatica: giallo + arancione + rosso – si dirige accecante verso il basso ed è circondato da una marcata accelerazione positiva, a sua volta inglobata in una debole risalita speranzosa. Speranza che viene sostenuta, in basso, da due segni di colore verde e, in alto, da un segno in decisa ascesa. Si prosegue con il secondo centro, meno appesantito del precedente – da una sola stratificazione cromatica: giallo + arancione – che oppone alla caduta una brusca risalita ed è circondato da un'accelerazione positiva moderata e viene inglobato da una più intensa risalita speranzosa. Speranza che subisce una netta opposizione (scontro tra i due segni di colore verde), in basso, e un indebolimento nell'ascesa, segno in alto. Infine, il terzo centro risulta più leggero – senza stratificazione cromatica, solo con il giallo –, in quanto è caratterizzato da una fortissima risalita ed è circondato da una flebile accelerazione positiva, inglobata da una ancora più forte risalita speranzosa. Speranza che qui si prepara alla successiva caduta, in basso (i due segni verdi in negativo), e al fragoroso crollo, in alto. La successiva caduta, nel lato destro del quadro, si snoda attraverso tre vettori che man mano si intensificano, e che sono accompagnati da altrettanti gruppi di segni in senso orario; questi ultimi riattivano l'accelerazione del percorso espressivo favorendo la risalta all'indietro che seguirà. Questa direzione di risalita all'indietro, nella parte bassa del quadro, trasporta tre dimensioni segniche caratterizzate da una progressione in alleggerimento, veicolata da vettori principali inglobati da gruppi di vettori secondari che preannunciano la futura ascesa, concretizzata dai segni successivi nella parte sinistra del quadro. In questa parte a sinistra, la direzione di ascesa si intensifica man mano che i segni si librano sempre più verso l'alto. Infine, nella parte alta del quadro, un avanzamento progressivo – che si va rafforzando e intensificando – chiude il percorso-contenuto veicolato dall'opera.

Il sentimento di rinascita che esprime il quadro, viene così incarnato in chiave sequenziale spazio-temporale dai segni freccia: in risalita progressiva nei tre centri e in senso orario lungo l'anello esterno. Questa progressione espressiva del quadro è sostenuta dalle componenti sequenziali dello sfondo: nella parte centrale, in bianco, si trovano elementi dalla struttura generativa in senso orario; mentre nella zona perimetrale, caratterizzata da gradazioni di blu-azzurro-celeste, vi sono elementi in diagonale che progressivamente crescono nella dimensione e si accendono cromaticamente.

                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 

                 
                 
                 
                 
                 
                 

MULTI-ELABORAZIONE: CONFLITTO



Fig. 5 - ACA (Angelo Calabria), Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Conflitto, 2011,
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore
Fig. 5 - ACA (Angelo Calabria)
Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Conflitto, 2011
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore





Fig. 6 - Wassily Kandinsky, Quadro con bordo bianco, 1913, olio su tela, cm. 140,3 x 200,3, Museo Guggenheim, New York
Fig. 6 - Wassily Kandinsky, Quadro con bordo bianco, 1913
olio su tela, cm. 140,3 x 200,3, Museo Guggenheim, New York


ANALISI VETTORIALE SPAZIO-TEMPORALE


DUE CENTRI IN COLLISIONE

1^ Sequenza (Centro di Sinistra)

a) Percorso in Risalita Avanzante Rosso (in Riempimento) con Accavallamento verso l'Alto e Propaggini Blu / Azzurro / Celeste in Agitazione (Risalita Positiva)

b) Percorso Collegato al Primo Segno in Espansione Esplosiva (di Innesco)

c) Percorso Verde in Doppio Slancio (in Accompagnamento Crescente)

d) Percorso di Ascesa in Accensione (Rosso / Arancione / Giallo) Agganciato verso l'Alto


2^ Sequenza (Centro di Destra)

a) Percorso in Discesa Indietreggiante Blu (in Riempimento) con Accavallamento verso il Basso e Propaggini Celeste / Azzurro / Blu in Agitazione (Discesa Negativa)

b) Percorso Centripeto (in Implosione Negativa)

c) Percorso Verde in Senso Antiorario (Negatività Risalente e Decrescente)

d) Percorso di Discesa in Spegnimento (Giallo / Arancione / Rosso) Agganciato verso il Basso



ANELLO ESTERNO

3^ Sequenza (Nero / Grigio)

Pulsazione Iniziale / Risalita Decisa / Caduta all'Indietro / Reazione Finale



SFONDO

4^ Sequenza (Blu / Rosso)

Duplice Percorso in Convergenza (Blu = Avanzamento Ordinato / Rosso = Indietreggiamento Disordinato)


Per questo ultimo quadro del ciclo mi concentrai sull'aspetto del conflitto, dello scontro, che sarebbe sorto in opposizione all'introduzione di un nuovo codice linguistico tramite la “guarigione” e la “rinascita” dell'Arte. Questa particolare tematica è riscontrabile in numerose opere di Kandinsky, soprattutto in quelle che trattano la storia di San Giorgio e il drago. Kandinsky dedicò diverse opere a questo soggetto, una delle più importanti è senza dubbio Quadro con bordo bianco (fig. 6) del 1913. In questo quadro, dissolto nel colore e nelle forme astratte, si può ancora individuare lo scontro tra i due centri: a sinistra, le fauci spalancate del drago e, a destra, il cavaliere a cavallo con la lunga lancia. Fu questa lotta tra due forze che entrano violentemente in urto, a diventare il percorso-contenuto principale della mia opera sequenzialista.

Nella lettura spazio-temporale che caratterizza questo quadro, i due percorsi principali si dirigono l'uno verso l'altro in maniera simultanea. Da sinistra, si innalza avanzando un gruppo di segni-numero che si accavallano uno sull'altro verso l'alto. Man mano che procedono, questi segni si “riempiono”, rafforzando la lettura sequenziale in salita. Da destra, precipita all'indietro un altro gruppo di segni-numero che si accavallano uno sotto l'altro verso il basso. Man mano che procedono, questi segni si “strutturano” sempre di più, intensificando la lettura sequenziale in caduta. Mentre il primo gruppo procede salendo con regolarità (1-2-3-4), il secondo procede cadendo con una irregolarità finale (1-2-3-4444). Queste due direzioni sequenziali, in collisione, esprimono il contenuto principale del quadro: lo scontro tra due forze paritarie nel quale la prima urta contro la seconda “frantumandola”. La contemporaneità di lettura spazio-temporale, tipica di questo quadro, evidenzia in maniera precisa e al suo livello più elevato il concetto di “multielaborazione” sequenzialista. Questa capacità percettiva multipla, permette di esperire i percorsi segnici non soltanto in chiave unidirezionale ma anche in maniera pluridimensionale, e apre scenari significativi spazio-temporali ancora non compresi in tutta la loro ricchezza, ma in grado di fare intravedere le infinite possibilità espressive che la nuova lingua sequenziale ci mette a disposizione.

Questi due percorsi-contenuto principali costituiscono i centri percettivi dai quali si sviluppano le sequenze vettoriali che concorrono, con i loro rispettivi significati, alla tematica dello scontro e al suo esito. A sostegno dei rispettivi percorsi principali:

a) da sinistra procedono in avanti i segni regolari dello sfondo blu (che con la loro freddezza cromatica esprimono un avanzamento positivo). In alto, una sequenza di quattro segni in ascesa (con colori caldi) “trascina” questa parte del quadro sostenendo la risalita del centro focale. Agganciati alla sequenza centrale si sviluppano dei percorsi accessori che, con la loro agitazione spazio-temporale in risalita, concorrono allo slancio verso il centro del quadro.

b) da destra vengono all'indietro i segni irregolari dello sfondo rosso (che con il loro calore cromatico esprimono un indietreggiamento negativo). In basso, una sequenza di quattro segni in discesa (con colori caldi) “trascina” questa parte del quadro amplificando la caduta del centro focale. Agganciati alla sequenza centrale si sviluppano dei percorsi accessori che, con la loro agitazione spazio-temporale in discesa, concorrono alla debolezza del percorso verso il centro del quadro.

In accompagnamento ai percorsi principali:

a) all'inizio del percorso principale di sinistra (segno 1) si espandono “deflagrando” due sequenze tra loro speculari; a seguire si slanciano due percorsi che “attaccano”, in crescendo, la zona centrale.

b) alla fine del percorso principale di destra (segni 4) si sviluppa negativamente (in senso antiorario) una sequenza di vettori spazio-temporali che “rientrano” e poi si rimpiccioliscono; all'interno di questa circonferenza si sviluppano, in maniera centripeta, una serie di brevi sequenze che concorrono all'atmosfera negativa che avvolge il percorso principale.

Al margine dei due percorsi principali “cresce” una sequenza espressiva che: inizia discreta e sfuggente in ascesa dal lato sinistro (in blu), incontrata la sua controparte in rosso e precipita bruscamente, avanzando e indebolendosi. Dopo una breve ripresa, decolla spedita verso l'alto; ma questo slancio la porta ben presto in un circolo negativo antiorario che avvolge e contamina tutta la zona destra (in rosso), implementando la sconfitta del suo corrispettivo centro. Infine, sconfina leggermente nella zona blu scattando con un deciso impeto di reazione verso l'alto.

L'espressione spazio-temporale di queste due antitesi in lotta, rispecchia la futura condizione che la Nuova Arte dovrà sostenere per assicurare la propria sopravvivenza in un'epoca cieca e sorda alle ulteriori rivelazioni dello spirito. La predominanza vittoriosa delle sequenze positive del lato sinistro a discapito di quelle negative del lato destro, mette in evidenza la speranza di un'evoluzione artistica portatrice di nuovi significati linguistici in grado di far maturare la nostra coscienza espressiva, mostrandole un inedito contenuto pittorico sequenziale ricco di potenzialità comunicative ancora latenti.




EVOLUZIONE DELLA LINGUA SEQUENZIALISTA


Diverse sono le fasi evolutive che la grammatica sequenzialista ha attraversato in questi anni, definendosi e ridefinendosi in base alle funzionalità comunicative che hanno presieduto il suo sviluppo. Si possono individuare tre periodi principali:

1) quello Alfabetico, con una sequenzialità elementare, dove il segno, in chiave linguistica, è assoluto – cioè riferito esclusivamente al dualismo spazio-temporale avanti / indietro e contiguo / non contiguo – ed è organizzato ancora secondo una finalità comunicativa estetica alquanto rilevante;

2) quello Sintattico, con una sequenzialità composita, dove il segno, in chiave linguistica, è ancora assoluto – riferito adesso al dualismo spazio-temporale senso orario / senso antiorario e al percorso contiguo / non contiguo – ma è organizzato secondo una finalità comunicativa estetico-sequenziale ibrida;

3) quello Grammaticale, con una sequenzialità che con l'affinarsi della ricerca raggiunge una leggibilità più complessa, dove il segno, in chiave linguistica, diventa stratificato – riferito specificamente a tutte le possibilità spazio-temporali generabili – ed è organizzato chiaramente con una finalità comunicativa sequenziale schematizzata e dominante.

Naturalmente, tra un periodo e l'altro non ci sono passaggi netti, ma opere di transizione che mostrano un processo di ricerca che mira a elaborare un parametro linguistico digitale, ancora in divenire, capace di portare la nostra coscienza visiva evoluta verso una rinnovata conoscenza sensibile in linea con gli sviluppi comunicativi della nostra epoca.

                      
                      
                      

NOTE

1 CALABRIA 2013.

2 Kandinskij ‹kand'ìnsk'i›, Vasilij Vasil´evič. - Pittore (Mosca 1866 - Neuilly-sur-Seine 1944). Il principale esponente dell'astrattismo, e in particolare dell'astrattismo non-geometrico, la sua ricerca di puri valori formali ha condotto a risultati della più grande importanza, soprattutto nello sviluppo dei rapporti linea-colore.

La sua arte, sulla quale influì verosimilmente la teoria della Einfühlung di W. Worringer, è indubbiamente ricca di motivi culturali e intellettualistici, ma giunge spesso a valori di libera poesia. Tra le sue opere si ricordano in particolare: Il corteo della sposa (1902-03, Monaco, Städtische Galerie), Der Blaue Reiter (1903, Zurigo, collezione E.G. Bührle), Murnau (1909, Düsseldorf, Kunstmuseum), il primo acquerello astratto (1910, Neuilly-sur-Seine, collezione N. Kandinskij), Composizione IV (Düsseldorf, Schloss Jägerhof), Cerchio policromo (1921, New Haven, Yale University Gallery), Composizione VIII (New York, Guggenheim Museum).


                    
                    
                    

BIBLIOGRAFIA

CALABRIA 2013

Angelo Calabria (ACA), Il Sequenzialismo nell'arte. Linguaggio spazio-temporale del segno. L'evoluzione della comunicazione artistica nell'era dell'Informazione, Roma, Gruppo Albatros Il Filo (collana Nuove Voci), 2013.


KANDINSKY 1973-1989

Wassili Kandinsky, Tutti gli scritti. Punto e linea nel piano, articoli teorici, i corsi inediti al Bauhaus, volume I, a cura di Philippe Sers, Milano, Feltrinelli Editore, 1973-1989.


KANDINSKY 1974-1989

Wassili Kandinsky, Tutti gli scritti. Dello spirituale nell'arte, scritti critici e autobiografici, teatro, poesie, volume II, a cura di Philippe Sers, Milano, Feltrinelli Editore, 1974-1989.

                    
                    
                    
                    

SITOGRAFIA

IL SEQUENZIALISMO NELL'ARTE

Il Sequenzialismo nell'arte. Linguaggio spazio-temporale del segno. L'evoluzione della comunicazione artistica nell'era dell'Informazione, http://www.sequenzialismo.com/ (consultato il 19/06/2021)


KANDINSKIJ VASILIJ VASIL´EVIČ

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A., https://www.treccani.it/enciclopedia/vasilij-vasilevic-kandinskij/ (consultato il 21/05/2021)

                    
                    
                    

CREDITI FOTOGRAFICI

Fig. 1: CALABRIA 2013, p. 57.

Fig 2: Link (consultato il 19/05/2021)

Fig. 3: CALABRIA 2013, p. 53.

Fig. 4: Link (consultato il 19/05/2021)

Fig. 5: CALABRIA 2013, p. 55.

Fig. 6: Link (consultato il 19/05/2021)

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