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Conversando con Antonello Blandi  
Calogera Di Miceli Muscarella
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 2 Maggio 2010, n. 561
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Area Interviste

Notizie sulla sua vita: come nasce la passione per  l'arte ?

È nata come un'esigenza quasi obbligata: Nel '95 e nel '96 essendo un pubblicitario, ho allestito una fiera per la  promozione di vini, e ho preparato degli sfondi con disegni colorati. Cosa strana la gente anziché comprare i vini comprava i quadri, quindi, da allora iniziai a creare e a proporre pitture.

Passavo le vacanze in una località qua vicino (Gibilrossa), e anziché non fare nulla, ne approfittavo per dipingere, e alle isole Eolie intrapresi un'attività commerciale a tutti gli effetti, vendendo i miei quadri.

Nel 1997 per l’allestimento del Columbus Expo a New York,  come abbellimento delle sale di rappresentanza del padiglione “Sicilia”, ho esposto le mie opere, il successo è stato enorme.

 
 

All'inizio quali mostre ha organizzato ?

Sempre in occasione di mostre internazionali, sono stato a Sydney per due anni di seguito, Atlantic City, dove ho ricevono plausi.

Ho esposto all’interno del Expo center Italia di Manhattan, e l’anno dopo le mie opere hanno decorano le pareti dei più noti ristoranti di West Hollywood.

A Los Angeles L'Istituto di cultura italiana si appoggiava ai fratelli Drago, i quali sono titolari dei dodici ristoranti della città  e  hanno usato i miei quadri per allestire le pareti . Essendo locali frequentati da vip quali De Niro, Russel Crowe Dustin Hoffman e Stallone sono stati loro stessi a promuovermi.

Io credo che nell'arte o si nasce geni, o si è spinti dalla critica oppure è un discorso di emulazione, per cui se un vip compra un quadro anche gli altri lo comprano.

           

 

Quante mostre ha realizzato finora ?

Io sono contrario alle mostre, anche se sono quelle che hanno un maggiore ritorno economico, perchè penso che chi  si espone si autoincensa. Come mostra, invece, ne ho gradito una a Palermo, dove il proprietario di un grande negozio di abbigliamento, ha allestito le sue vetrine  con i miei quadri, abbinando ai quadri il tessuto esposto.

Quindi è una mostra,  ma non ero io in prima persona, ma defilato, con discrezione.

Ogni mostra ha avuto un titolo, ad esempio "da Palermo a Palermo", un viaggio immaginario su una "lapa",  oppure "Scaramanpittando”. Sicuro della scaramanzia perché attira,  ho fatto l'asso di bastone o le corna,  e le ho riempito di case,  il prodotto piace a cui ho aggiunto come elemento imprescindibile il sole perché è vita, energia e abbondanza.

 

 

Lei è diventato pittore come autodidatta ?

Io so disegnare a mano libera come disposizione naturale, poi ho affinato la tecnica; l'idea è stata di rappresentare i paesaggi siciliani con prospettive impossibili per poi  stracolorarli. Consideri che molti vedono nelle mie pitture le case di Linosa,  anche se io a Linosa non sono mai stato.

 

 

Si definisce più un pittore o un grafico

Non giudico il lavoro dell'uno o dell'altro, anche se l'arte vera è per me, quella di Lo Jacono dove nei suoi quadri si avverte l'odore dell'erba, o Caravaggio con le sue straordinarie capacità tecniche.

Per me l'artista è artigiano, cioè deve avere capacità manuali, io creo ciò che vivo e ciò che piace alle persone.

 

 

La Sicilia e le sue case sono  il soggetto principale delle sue pitture, come mai ?

La casa è l'obiettivo principale di ogni persona per concretizzare tutto ciò che si è raggiunto. Simboleggia economicamente il proprio status.

La casa è al centro di tutte le nostre attenzioni ed è uno degli oggetti a cui  si mira aldilà della carriera, poi è il luogo di relax, è la famiglia. Tutto è incentrato sulle case, se si guarda  ai grandi paesaggi siciliani di Gianbecchina sono dei panorami dove la casa e parte del paesaggio.

In particolare ripropongo la casa dei miei bisnonni, una dimora che all'inizio del '900 era una dogana,  dove è nato mio padre, e  di fronte abitava mia madre, e qui adesso io svolgo la mia attività di grafico pubblicitario.

È  la tipica casa siciliana mediterranea, bassa all'interno di un baglio,  colorata di vita, di natura e di storia.

 

 

Il lapino, il melone, l'albero sono contenitori di case ?

Sono mezzi per proporre all'osservatore il tema casa in maniera differente.

Propongo il tema delle case con delle varianti, l'importante è che vi sia l'estate e il calore del sole.

Io riprendendo Warhol feci una bottiglia di coca-cola, dove all'interno vi erano case di colore più rosate perchè coperte dall'involucro vetro, all'esterno, tolto il tappo, uscivano in un'esplosione, case con intorno corni e cactus che sono anche simboli fallici.

 

 

Si dice che  il moderno lapino sia Il carretto siciliano. Secondo lei è vero ?

Il lapino è uno dei mezzi più simpatici usati dai siciliani e non. Ci fu un periodo negli anni ottanta dove a Milano andava di moda il lapino, la Piaggio tirò fuori un lapino metallizzato; per me la lapa è un mezzo,  un contenitore di case. Ho fatto dei quadri con la cinquecento cabrio, e  all'A.S.T. (Azienda Siciliana Trasporti ndr) mi hanno chiesto un quadro con un pullman degli anni cinquanta, Sono tutti dei mezzi per proporre allo spettatore il tema case con delle varianti.

 

 

La Sicilia e le sue case però in  prospettive distorte, come mai ? Riprende Escher ?

Io sono grande ammiratore di Escher,  che era pure lui un grafico. Ma lui fa le case impossibili, io case distorte con linee e curve esagerate. Io creo paesaggi con il colore e una grande solarità.

 

 

"Viaggio in Sicilia" la casa è natura e viceversa come nella donna in blu: questa unione è voluta o causale?

È tutta voluta, sono immagini grafiche in cui cerco di capire i gusti della gente, in questo stesso baglio (la casa del pittore ndr) trova case colorate con un giardino.

 

 

Danza araba”e “Donne con turbanti”, sono donne sensuali ma c'è un richiamo alla Metafisica di De Chirico.

Sicuramente c'è un richiamo alla metafisica, le mie donne sono sensuali e floride dalle forme rotonde. Consideri che l'elemento curvo o rotondo è sempre presente nelle mie opere.

 

 

In "Scorci d'estate" c'è una quinta architettonica del Settecento, a differenza di altri dove si vedono cupole arabe (“Danza Araba”)

Si tratta del Teatro Massimo,  l'unico a Palermo con la cornice che ho ripreso, per una mera questione commerciale, per rendere più fruibile un opera, è preferibile fare identificare lo spettatore con un monumento lui caro o familiare. E poi, le linee architettoniche tondeggianti sono sempre ben viste, e gradevoli allo spettatore.

 

 

La scaramanzia : come nasce questo interesse ?

Io sono scaramantico.

I corni e i bastoni rappresentano la virilità, così come la torre è un simbolo fallico,  tutto ciò che tende verso l'alto è segno di espansione e di vita.

Ma l'elemento scaramantico più significativo per me, è il sole, perché è vita, energia e gioia. Tutti i miei quadri sono pieni di luce, e cosa  rappresenta la luce ed è  più scaramantico di un un sole?

Le varie civiltà si basavano sui dischi solari, a cui ognuno di noi può dare un valore introspettivo o sentimentale. 

 

 

Il Gatto nero porta bene o male ?

Il gatto nero porta bene fin dai tempi degli egiziani, lì è sacro, ma nel medioevo diviene l'animale delle streghe, e quindi visto di malocchio; ma è solo un simbolo,  come il pesce lo era per i cristiani.

 

 

Ci sono nelle sue pitture elementi reali, ci sono anche elementi di mistero ?

La scaramanzia è mistero, ma il messaggio è sempre positivo, pieno di vita

 

 

In “Notte di ferragosto” e “Chiocciole”  ci sono dei vortici  o delle girandole ?

Nè l'uno nè l'altro, semplicemente un modo di rappresentare dei dischi solari. Preferisco evitare gli spigoli, tutto è un giro  continuo  così da creare morbidezza e vitalità.

 

 

Le notti sono tranquille serate estive blu, come mai questa rappresentazione ?

Io amo la luce e il sole non potrai disegnare nulla di triste o di nero, e quindi anche la notte per me è colorata.

 

 

Chi è il vero artista ?

Io rispetto tutti gli artisti e tutte le forme di arte, anche quelle che non mi piacciono. Non direi mai "quell'opera è brutta, ma, a me non piace". Credo che l'artista sia, non chi propone un tema personale senza ascoltare i consigli di nessuno, spesso è incomprensibile, ma l'artista è chi sappia dialogare con l'osservatore comprendendone i gusti e gli interessi, per me la vera gratifica per un artista è quello di essere apprezzato e compreso dalle persone.

 

 

L'arte oggi si collega anche ad internet, le piacerebbe che un suo quadro fosse utilizzato, ad esempio, come sfondo di una pagina web ?

Mi farebbe molto piacere, anzi sarebbe una vetrina per farsi conoscere nel mondo, da Singapore a Brescia.

 

 

I suoi quadri sono fatti di che materiale ?

In buona sostanza in tela, quasi il 90% della produzione è in tela trattata. Il legno lo utilizzo per le testate di letto,  e i tavoli. Per quanto riguarda i quadri, la tela è trattata con la cementite, prima si lava imbevendola e rendendola tesa, e  poi con la cementite si disegna a matita e si colora. I colori utilizzati sono acrilici con piccoli ritocchi ad olio e  definendo il  contorno a vernice, mentre la cera d'api li rende più brillanti.

 

 

Lei disegna pure ceramiche ?

Solo all'inizio della carriera,  ora ho solo alcuni pezzi;sono dipinte a freddo ma non a caldo. La tela in termini commerciali e pratici, regge di più rispetto alla ceramica che rischia di rompersi.

 

 

Ho visto un suo quadro dove dipingeva un suo vaso di ceramica

Risale all'inizio della mia attività fieristica dove preparavo dei pannelli come sfondi, il vaso rende ancor di più la prospettiva distorta, perché chiaramente la concavità, concava o confessa, accelera le prospettive distorte.

 

 

A quali opere  si è ispirato ?

Mi sono ispirato molto ai video giochi di  Mario Bross, per i suoi cieli pittati, tutto super colorato e anche ai fumetti di Zagor e Asterix. I fumetti hanno vignette con i colori chiari e forti e con le immagini nette immerse in un mondo immaginario. Mi sono sforzato nel creare uno stile personale che renda riconoscibile e che mi distingua e mi identifichi.

 

 

Nelle sue opere c'è molto barocco

Le linee curve, la sovrabbondanza di elementi sovrapposti nonché eccessiva vivacità dei colori sono elementi barocchi di tutta la Sicilia. Inoltre le tavole dei carretti siciliani sono variopinte rappresentazioni dei paladini di Francia. I miei quadri vogliono riproporre i colori dei disegni di Orlando o di Rinaldo, in una rivisitazione della classicità  della Magna Grecia e di tutta la sicilianità in generale.

 

 

Quali elementi universali ci sono nelle sue pitture ?

Il mare, il sole e il colore.








Chiocciola

Fig. 1
ANTONELLO BLANDI,
Chiocciola, 2008
acrilico e olio su tela, cm. 100 x 100
collezione dell'artista

Donne con turbanti

Fig. 2
ANTONELLO BLANDI,
Donne con turbanti, 2008
acrilico e olio su tela, cm. 70 x 50
collezione privata

Notte di ferragosto

Fig. 3
ANTONELLO BLANDI,
Notte di ferragosto, 2008
acrilico e olio su tela, cm. 100 x 100
collezione privata

Viaggio in Sicilia

Fig. 4
ANTONELLO BLANDI,
Viaggio in Sicilia, 2008
acrilico e olio su tela, cm. 100 x 100
collezione dell'artista

Danza araba

Fig. 5
ANTONELLO BLANDI,
Danza araba, 2008
acrilico e olio su tela, cm. 100 x 100
collezione dell'artista

Lapa 2

Fig. 6
ANTONELLO BLANDI,
Lapa 2, 2008
acrilico e olio su tela, cm. 100 x 100
collezione privata

Antonello Blandi e S. Stallone

Fig. 7
Antonello Blandi e S. Stallone




Foto cortesia Antonello Blandi

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