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Hotel La Chapelle Roma, Palazzo delle Esposizioni
Francesca Romana Orlando
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 184 (13 maggio 1999)
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Il fotografo americano, emerso negli anni '80 nella cerchia di giovani artisti sostenuti da Andy Warhol, rappresenta uno dei più importanti esponenti della Pop Art ancora in attività. Paragonabile forse solo a Jeff Koons nella provocatorietà delle situazioni e nello sviluppo di uno stile moderno e kitsch, La Chapelle elabora ambientazioni surreali con oggetti senza nesso e dimensioni fuori misura e raccordo. L'elaborazione dei set richiede una lunghissima preparazione, che il fotografo esegue personalmente proprio per dare attenzione a ogni minimo dettaglio.

Di stile tipicamente Pop sono gli accostamenti sesso/cibo/morte, le tre pulsioni fondamentali su cui fa leva la pubblicità per sedurre i consumatori, come ad esempio, nell'opera Spaghetti Drama, che mostra una donna grassa immersa in una vasca da bagno e ricoperta da spaghetti al sugo, mentre è minacciata da una ragazza avvenente che tiene in mano un forcone diabolico. Sono, invece, più tipicamente post-humane le ambientazioni fetish, con corpi mutilati che diventano manichini seducenti o corpi ricuciti tanto da sostituire a due modelle la testa dell'una sull'altra e vice versa.

Il fascino e il successo internazionale dei lavori del fotografo americano risiede nella capacità del fotografo di giocare con le situazioni, con il glamour, lo stile, la moda e le stesse celebrità che ritrae in pose provocatorie e fortemente estetizzate. C'è sempre un preciso richiamo, come afferma l'artista, alla spontaneità e vitalità della fine degli anni '70, un periodo fondamentale nella sua formazione, quando ha iniziato a lavorare per la rivista di moda edita da Warhol, "Interview".

La Chapelle è sicuramente uno degli artisti più interessanti del nostro e tempo e non va considerato semplicemente un fotografo, così come non si considerano fotografi artisti come Aziz+Coucher, Serrano o Cindy Sherman. È la stessa fotografia ad essere, dopo Warhol, lo strumento privilegiato degli artisti più irriverenti proprio perché tale strumento consente di "superare" la realtà con la realtà stessa, creando un linguaggio tautologico che mette in gioco gli stessi meccanismi della rappresentazione e aprendo così un discorso sul significato dell'arte, che è poi il senso stesso di tutta l'arte di fine millennio.

Ancora oggi le sue fotografie sono tra le più richieste nel mondo della moda e della pubblicità. Si ricordano le sue campagne per Camel, Gaultier Parfume, Pepsi, Levis, Diesel Jeans, Armani Jeans. Il successo internazionale del fotografo risale al 1995, quando ha vinto sia il Premio come Miglior Fotografo dell'Anno dalla stampa americana e da quella francese. Nel 1996 è stato anche nominato Fotografo dell'Anno dai VH-1 Fashion Awards. Attualmente sta lavorando al suo primo film, con una produzione indipendente, dopo aver avuto esperienze con video musicali, film sperimentali e una campagna per il canale musicale MTV.


La 	Chapelle fig. 1
La Chapelle

La 	Chapelle fig. 2
La Chapelle

 

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