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	A Roma sino al 18 febbraio 1999 presso il Palazzo Venezia, è aperta una mostra 	dedicata alla grande arte veneziana del '700. L'esposizione si propone di ricreare il 	clima dei grandi fasti artistici veneziani del Settecento esponendo 180 opere circa tra 	dipinti, affreschi staccati, mobili e ceramiche, quasi tutte provenienti dal Museo del 	Settecento di Cà Rezzonico, a Venezia, che attualmente ospita la mostra su 	Giacomo Casanova.  
	Cà Rezzonico è uno splendido palazzo progettato intorno alla metà 	del Seicento da Baldassarre Longhena e terminato all'incirca un secolo dopo da Giorgio 	Massari. Il palazzo, in linea con il gusto dell'epoca, è stato decorato da grandi  	affreschi, eseguiti tra gli altri da Giambattista Tiepolo. Al suo interno è 	stato poi creato il Museo del 700 Veneziano, che conserva moltissime opere d'arte create 	in quel particolare e felice momento storico. Nel Settecento Venezia godeva di una 	particolare congiuntura storica e politica che le permise di vivere in pace dal 1718 	sino al 1797, data della sua capitolazione alle forze napoleoniche. Questo lungo momento 	di pace diede la possibilità alle forze economiche della città di 	concentrarsi verso obiettivi culturali ed artistici. Le grandi famiglie che disponevano 	di capitali fecero decorare le loro residenze come delle piccole regge, con cicli di 	affreschi, quadri, mobili e porcellane di grande qualità artistica. Tutta la 	produzione dell'epoca, per quanto diversificata tra il Barocco, il Rococò e le 	prime novità neoclassiche, mantiene ferma la grande sensibilità 	coloristica che è alla base dell'arte veneziana.  
	La scelta di realizzare la mostra a Palazzo Venezia non è stata casuale. Questo 	palazzo, costruito a partire dal 1455 per volere del cardinale veneziano della Basilica 	di San Marco, Pietro Barbo, futuro Papa Paolo II. Il palazzo alla fine del Cinquecento 	venne donato alla repubblica di Venezia che lo destinò a sede della sua 	Ambasciata a Roma. Quindi la mostra ha cercato di riportare in sede opere che nel gusto 	e nello spirito assomigliassero a quelle che nel Settecento decoravano l'Ambasciata 	veneziana. 
	Tra le opere esposte a Palazzo Venezia troviamo le immancabili vedute del Canaletto, 	Canal Grande da Palazzo Balbi a Rialto e Piazza San Marco oppure i 	paesaggi di Marco Ricci, Paesaggio con viandanti, e di Giuseppe Zais, 	Paesaggio con contadine e Burrasca di mare. Ma più interessanti 	forse sono le scene di vita veneziana ritratta in piccoli quadretti da Pietro Longhi 	come la famosa Lettera del moro e La visita del frate, o da Francesco 	Guardi con Il convegno diplomatico. Un certo spazio trova anche la produzione 	ritrattistica veneziana con la presenza di opere di Rosalba Carriera quali il 	Ritratto di Faustina Bordoni Hasse e Ritratto di gentiluomo in rosso, e 	opere di Alessandro Longhi come il Ritratto di Giambattista Piazzetta. Sono 	presenti anche alcune opere di soggetto mitologico, come la Giuditta ed Oloferne 	di Jacopo Amigoni, o di soggetto religioso, quali il Martirio di Santa Teodora 	del Tiepolo. 
	Accanto a queste opere d'arte sono esposti diversi mobili preziosissimi nel materiale e 	nella decorazione realizzati da Andrea Brustolon ed altri grandi artigiani, e porcellane 	provenienti dalle manifatture Cozzi e Vezzi. 
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