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La scienza applicata allo studio
ed alla diagnostica delle opere d'arte
Roma, Palazzo delle Esposizioni
23 maggio 1997
Maria Cristina Massari
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 143 (16 giugno 1997)
http://www.bta.it/txt/a0/01/bta00143.html
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Lo scorso 23 maggio si è svolto presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma un interessante incontro tra operatori dei Beni Culturali sulle metodologie diagnostiche impiegate nel campo delle opere d'arte. Lo spunto è venuto da QUARTE, una rassegna - allestita nell'ambito dell' esposizione QUARK 2000 - dedicata ad illustrare quale siano i compiti e i più recenti progressi dell'Archeometria (Scienza per l'Arte).

I partecipanti alla tavola rotonda hanno concordemente sottolineato l'importanza di queste nuove metodiche - che permettono di sottoporre le opere ad analisi non distruttive - e la necessità di una sempre più stretta cooperazione tra le diverse discipline che gravitano nell'ambito dello studio e della conservazione dei Beni Culturali.

Particolare interesse ha riscosso l'intervento del prof. Sciuti, direttore del Laboratorio di Analisi Non Distruttive e di Archeometria del Dipartimento di Energetica di Ingegneria, il quale ha indicato la necessità di operare sempre nell'ambito di una rigorosa normativa e di creare una efficiente banca dati integrata per poter gestire al meglio i dati che le nuove metodiche permettono di acquisire.

La direttrice dell'ICCD, dott. Marialuisa Polichetti, ha per parte sua ricordato come l'Istituto da lei diretto ha già intrapreso la catalogazione dei fondi radiografici conservati nella propria fototeca, mentre la prof. Marisa Dalai Emiliani, direttrice della Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte Medievale e Moderna presso l'Università "La Sapienza", sottolineando come la Storia dell'Arte debba essere sempre più Scienza dell' Arte, ha voluto segnalare la stipula di una convenzione, tra la Scuola ed il Dipartimento di Energetica, per la realizzazione di un corso di diagnostica artistica.

Gli interventi del dott. Nazzareno Gabrielli e delle dottoresse Anna Coliva e Barbara Fabian hanno poi messo in evidenza come queste metodiche siano da anni impiegate con profitto - soprattutto al momento del restauro - tanto presso le Soprintendenze quanto presso il Gabinetto di Ricerche Scientifiche dei Musei Vaticani; una testimonianza in tal senso è stata infine portata dal Maestro Restauratore Carlo Giantomassi, invitato alla tavola rotonda quale rappresentante degli operatori nel settore del restauro.



	
 

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