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Estetica e telematica.
Il BTA: linee strategiche di sviluppo
 
Francesco Dipalo
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 107 (11 luglio 1995)
http://www.bta.it/txt/a0/01/bta00107.html
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Il nostro giornale nasce `telematico'. Ospitato, dal novembre 1994, su una BBS romana, SPQR servizi telematici, è recentemente approdato anche su Internet. Sotto il profilo `economico', i vantaggi rispetto ad un bollettino `cartaceo' sono apparsi più che evidenti: contenutissimi i costi di pubblicazione e di distribuzione, inesistenti i costi di stampa. All'impostazione grafica si è provveduto autonomamente. Rimarrebbero da considerare senz'altro i cosiddetti `costi pubblicitari', una voce di bilancio `classica' alla quale si è potuto sopperire, finora, grazie alla rete di `pubbliche relazioni' intessuta dal coordinatore e dai collaboratori del Bta (avente come centro propulsivo l'Istituto di Storia dell'Arte Moderna dell'Università `La Sapienza'). Resta inteso che il Bta si fonda essenzialmente sul `volontariato' (ma, sia detto per inciso, si tratta di un'impresa in cui tutti, ognuno a modo proprio, si riconoscono).

Con la pubblicazione su Internet il Bta, oltre a porsi in un'ottica internazionale, si è reso accessibile ad un bacino di utenza (potenziale) praticamente illimitato. È un fatto che il cosiddetto `flusso delle informazioni' si muove liberamente da un capo all'altro del mondo, annullando distanze ritenute fino ad ieri insormontabili. La dimensione spazio-temporale dell'informazione risulta completamente rivoluzionata e nuove prospettive si aprono ai rapporti tra culture e popoli diversi, al progresso della ricerca scientifica e degli scambi economici, allo sviluppo delle società e delle infrastrutture mediali.

La stessa TV, regina e dominatrice incontrastata dei rapporti mediali all'interno dell'odierna società di massa, da qui a qualche anno potrebbe segnare il passo di fronte al mezzo telematico (e informatico). Uno spostamento, sia pur minimo, dell'attenzione collettiva dal piccolo schermo al cosiddetto `spazio virtuale', darebbe impulso ad una maggiore interattività tra mittente e destinatario dell'informazione e salvaguarderebbe la libertà di scelta di quest'ultimo. L'utente della rete telematica rispetto al messaggio scritto, visivo o uditivo, non si pone come semplice `bersaglio' del flusso informativo, prono ad ogni stimolo subliminale o meno, ma come attivo e responsabile artefice dello stesso messaggio. Per ora la rete telematica -proprio per la sua peculiarità `sovranazionale'- è esente da limitazioni e regolamentazioni giuridiche. Se un intervento del legislatore appare inevitabile, ci auguriamo tutti ponga in essere precise garanzie anti-monopolistiche.

Le implicazioni sociali e psicologiche dell'evento `Internet' stanno modificando radicalmente la vita di milioni di esseri umani. Il `villaggio globale' coinciderà, in un prossimo futuro, con il mondo intero.

Queste considerazioni non sono peregrine. Costituiscono lo sfondo sul quale vanno tracciate le linee di sviluppo del Bta.

Verso una `redazione telematica'

Un bollettino `telematico' rimanda senz'altro al concetto di `giornalista telematico'. Con questo appellativo non intendiamo riferirci al giornalista che si occupa di telematica, bensì a quello che si avvale -principalmente- del media telematico per svolgere la sua attività lavorativa, sia in fase di preparazione e di `confezione' del prodotto giornalistico, sia in fase di pubblicazione e distribuzione dello stesso. Pur trattandosi di una figura professionale non ancora collocabile con precisione, proviamo qui a tratteggiarne le peculiarità.

Evidentemente, chi collabora con un giornale telematico (così come, non va dimenticato, il suo potenziale lettore) deve possedere l'abc dell'informatica. Nello specifico dovrebbe, quanto meno, saper usare un programma di word processing per redigere il suo articolo e un software di comunicazione per collocarlo nello `spazio telematico'. Il che implica il possesso di un PC e di un modem (non si richiedono prestazioni particolarmente elevate).

Per `redazione telematica' intendiamo il luogo virtuale nel quale i collaboratori e i coordinatori del Bta si incontrano per scambiarsi esperienze lavorative e decidere insieme la politica del giornale.

In termini giornalistici, Internet impone una nuova concezione di spazio e tempo. Internet è in `tempo reale'. Qualsiasi informazione, notizia, spunto, commento, etc. venga pubblicata nell'area telematica del Bta può essere recepito un istante dopo da qualunque persona in qualsiasi parte del mondo.

Tempo reale: aggiornamento continuo del giornale (per quanto concerne gli spunti di cronaca: ad esempio, orari di apertura dei musei, comunicazioni da rendere tempestivamente, appuntamenti, etc.)

Ridefinizione dei ritmi di lavoro: lo stesso circuito redazionale è in tempo reale (dalla stesura alla verifica alla pubblicazione dell'articolo - dunque alla sua effettiva `leggibilità' - può intercorrere un lasso di tempo minimo)

· Percezione notizia (sul campo, tramite tel., fax, o modem stesso)
· Formulazione notizia
· Trasmissione del `pezzo' al responsabile d'area
· Verifica
· Immissione in Internet

Il tutto potrebbe esser svolto nello spazio di un'ora circa senza doversi muovere dal proprio posto di lavoro (con un pc portatile e un modem fax PCMCIA si potrebbe, domani, comunicare anche dalla strada).

Buona parte del Bta (ferma restando l'attivazione di un servizio on-line di pubblica utilità su musei, mostre, manifestazioni nella Capitale) è costituita da articoli di commento e riflessione, piccoli saggi e ricerche; pertanto, ha tempi di fruizione assai più `dilatati' rispetto alle esigenze, per così dire, `cronacistiche'. E' possibile, in ogni caso, sfruttare il media telematico per risolvere una serie di problemi di carattere organizzativo e logistico.

Internamente: diminuendo al minimo la necessità di incontro `fisico' tra i capi area, coordinatore e collaboratori, soprattutto per la consegna di articoli (il dischetto, come mezzo di trasporto dei dati è di fatto già superato) e per lo scambio di messaggi.

In due modi:

· conferenza telematica, (ad una data ora il dato giorno previo appuntamento) con la possibilità di replica in linea (chat), più difficile da attuare;

· posta elettronica presso una BBS o Internet stesso (Tizio lascia un messaggio a Caio, ad esempio, relativamente alla verifica dell'ultimo articolo scritto e spedito via modem da Caio a Tizio), più facile e comoda da attuare, dal momento che offre la possibilità di rispettare tempi e impegni di ciascuno (posso leggere la mia posta quando mi pare, anche alle tre di notte).

A tal fine, è necessario stabilire una sorta di calendario di massima. Es., scadenzario per la consegna degli articoli, per il rinnovo della `copertina' (alcuni articoli vecchi potrebbero, col passare del tempo, essere archiviati in un apposito file - o sistema di files - a parte).

Esternamente: Fruibilità ad ampio raggio.

Internet

Globalizzazione dell'informazione

Sovranazionalizzazione e transnazionalizzazione dell'informazione

Chi controllerà Internet? Pericolo di monopolizzazione dell'informazione - Leggi antitrust a livello mondiale

Lo spazio informativo telematico: a portata di tutti

Rivoluzione dell'assetto spazio-temporale dell'informazione: dal supporto cartaceo alla memoria del computer. Servizi on-line: tempo reale. La banca dati mondiale

Peculiarità: interattività e maggiore possibilità di controllo. Fruizione più attiva rispetto alla televisione

Costi di un giornale telematico

"Alfabetizzazione informatica": cosa serve realmente per imparare a gestire il proprio PC e la telecomunicazione da casa (o ufficio)

Il giornalista telematico: padronanza di una lingua nuova. Conoscenza del mezzo

IN FIERI...



	
 

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