bta.it Frontespizio Indice Rapido Cerca nel sito www.bta.it Ufficio Stampa Sali di un livello english not available
Omnia reducenda ad bit licet, sed cogitando.
Presentazione dell'area estetica del BTA
 
Francesco Dipalo
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 79 (28 maggio 1995)
http://www.bta.it/txt/a0/00/bta00079.html
Precedente
Successivo
Tutti
Area 
			Estetica

Estetica e telematica per una ridefinizione del ruolo della filosofia nel quadro dello sviluppo delle nuove tecnologie mediali.

Internet è una realtà. Negarla non servirebbe a niente. L'umanità se ne farà presto una ragione, senza troppe nostalgie per il bel tempo che fu. Il sentire collettivo dovrebbe oramai aver digerito la differenza tra mezzi e fini. Il media, sia esso televisivo, telematico o semplicemente stampato, appartiene senza dubbio alla prima categoria. In altre parole, non è la TV in sé a turbare i nostri sogni, bensì le immagini filmate che "qualcuno" decide di diffondere attraverso essa. Né sarebbe corretto affermare che il consumismo è una creatura dei media, dal momento che siamo bombardati, giorno e notte, da varie specie di spot pubblicitari. L'uomo è progredito a tal punto da riuscire a delegare alle macchine una serie di compiti gravosi. La "dimensione fisica", nell'Occidente opulento, è stata quasi del tutto liberata dal vincolo della necessità.

Ma la cosa più gravosa è e sarà sempre indelegabile: la responsabilità e il libero arbitrio.

Per il momento Internet è uno spazio libero, regolato soltanto dal buon senso di coloro che vi navigano. In futuro si tenterà probabilmente di trasformarlo in uno strumento di potere. Chi controllerà il flusso delle informazioni, dominerà il mondo.

Ci piace assegnare alla filosofia del futuro un compito irrinunciabile: fungere da osservatorio permanente di quanto si sviluppa nella dimensione dei media, segnalare, ove si manifestino, violenze e aberrazioni, sviluppare la "critica" intesa nel suo significato più autentico, ovvero come autonoma capacità di giudizio.

L'intellettuale del XXI secolo dovrà essere in grado di nuotare nel flusso delle informazioni indovinando, di volta in volta, dove lo porti la corrente, ed evitando di lasciarsi inghiottire da subitanei gorghi di bit.

Se l'arte tradizionale ha di fatto esaurito la sua capacità di soddisfarre la dimensione estetica sociale, come rimedio "culto" all'angoscia del vivere, è necessario escogitare nuove forme di comunicazione, reinventare un'estetica che sia in grado di andare oltre la scontatezza del quotidiano-contingente. Le immagini e i "loghi" del passato, vanno riscoperti nel loro valore storico e semantico, come archetipi con i quali è necessario dialogare se si vuol traghettare la società attuale verso un nuovo "umanesimo". Questa piccola finestra che il BTA ha aperto su Internet deve diventare per tutti uno stimolo ad una più responsabile e critica considerazione della realtà nella quale viviamo. In quest'ottica, il nostro bollettino telematico dovrebbe esser inteso, in primo luogo, come una meravigliosa opportunità di interazione ragionata con la cultura di domani. Lo spirito del pioniere unito alla pazienza e alla consapevolezza storica del certosino medievale. L'area estetica del BTA si arricchisce, dunque, di altre linee tematiche:

-società e telematica: per una critica dei nuovi comportamenti sociali e atteggiamenti culturali (come cambia, in particolare, il rapporto individuo-massa, il senso di appartenenza ad una comunità, ecc.);

-gestione e tecniche informative nelle società storiche (dall'archivio parrocchiale al database globale);

-linguistica generale della comunicazione telematica (gerghi, tecnicismi, ecc.);

-il professionista dell'informazione via modem: un "mestiere" da inventare;

-biblioteca di file: il "libro" a portata di modem (soprattutto per i disabili e per le categorie socialmente più deboli);

-posta elettronica e convegni "virtuali";

-galleria storico-filosofica.



	
 

Risali





BTA copyright MECENATI Mail to www@bta.it