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FARM CULTURAL PARK. Estetica e contemporaneità in Sicilia  
Giuseppe Carrubba
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 29 Gennaio 2012, n. 638
http://www.bta.it/txt/a0/06/bta00638.html
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Area Artisti

FARM è un progetto che trova identità in alcuni luoghi definendo una modalità operativa, uno stile e un territorio; nasce da una scelta di vita di Andrea Bartoli, notaio e collezionista, che nel 2000 decide di ristrutturare, nel territorio di Butera, un paesino siciliano della provincia di Caltanissetta, una masseria di famiglia, del Settecento, e farne un albergo di charme chiamato appunto FARM: un luogo dove l’ospitalità e la convivialità si legano ad eventi culturali ed artistici.

Nasce così questo progetto inteso anche come spazio di accoglienza per gli artisti, per la produzione dei loro lavori, per l’innovazione e la condivisione dei linguaggi contemporanei.

Gli sviluppi futuri, infatti, vedranno l’abbandono della semplice idea di collezionismo iniziale a favore di un concetto più ampio, che investirà la produzione e promozione di artisti e delle loro opere in rapporto al territorio e a temi ben precisi.

Una svolta importante avverrà nel 2005 con una serie di mostre che contribuiranno a caratterizzare le scelte e lo stile del progetto insieme all’evento più importante e mondano della stagione: le mostre di Terry Richardson in Sicilia.

Kibosh, il sex-project fotografico di Terry Richardson, è la prima grande produzione ufficiale di FARM condivisa con due gallerie siciliane: a Catania con ARTE CONTEMPORANEA di Rosanna Musumeci, oggi a Bruxelles, e a Palermo con la Galleria Francesco Pantaleone.

Terry Richardson, fotografo controverso e censurato, che ha realizzato diverse campagne di moda per le firme più prestigiose del settore, in uno stile trasgressivo e provocatorio, narcisista e autobiografico, descrivendo una sessualità irriverente, forte, ironica e divertita, spontanea e glamour, viene prodotto dalla FARM, come primo grande evento nazionale e internazionale, in una importante mostra personale dal forte impatto comunicativo e visivo; un evento che pone le basi alla politica culturale di FARM, una politica che vuole andare al di là dei clichè morali ed estetici a favore dell’immaginazione, della spontaneità e della provocazione.

Parigi, Londra e Marrakech sono solo alcune delle tappe dei numerosi viaggi di Andrea Bartoli, che, oltre alle suggestioni visive e dell’immaginario, mette insieme collaborazioni internazionali, come quella con l’artista austriaco, residente a Palermo, Uwe Jaentsch; esperienze che, nel 2007, lo porteranno a produrre il lavoro di sei giovani artisti rumeni, Focus Bucarest.

Nel 2009 inizia a pensare al progetto di Farm Cultural Park.

Il progetto nasce nel 2010 e riguarda la ristrutturazione e riqualificazione del centro storico di Favara e nello specifico del Cortile Bentivegna, meglio conosciuto come il cortile dei sette cortili, che viene messo in relazione con i suoi diversi spazi e le varie attività che lo animano; il gioco del contrasto tra le vecchie costruzioni e gli spazi ristrutturati, che ospitano opere di arte contemporanea dal forte impatto visivo, ne fanno un luogo della sperimentazione e della transizione culturale e visionaria, una sorta di casbah mediterranea dove tutto è intrecciato e sovrapposto, uno spazio per la mediazione e per la ridefinizione identitaria che si pone come metafora della contaminazione del tempo presente, dove tradizione e nuovi linguaggi interagisco determinando una nuova archeologia della postmodernità.

Il Parco Culturale e Turistico Contemporaneo viene inaugurato il 25 giugno del 2010, con la mostra Greetings from Italy di Max Papeschi, dopo la ristrutturazione dei primi spazi destinati a Galleria d’Arte Contemporanea e a Concept Store di Design che all’interno del progetto Farm Cultural Park danno vita a Farm Young Art. La mostra personale di Max Papeschi segue, come da copione, la filosofia dello stupore e della provocazione secondo le intenzioni ben condivise dai suoi organizzatori. Il lavoro di Papeschi, infatti, è quello di un artista figurativo che si muove nell’ambito della digital art proponendo un lavoro politicamente scorretto che mette in evidenza, in maniera ironica e divertita, gli effetti della globalizzazione e del consumo che si trasformano in orrore quotidiano, dove i personaggi vengono alterati con sovrapposizioni simboliche inquietanti per essere trasformati in incubi collettivi e surreali.

Denuncia, provocazione, ironia, coinvolgimento e modifica dello spazio sociale e fisico sono gli aspetti forti del progetto, che ha visto sin dall’inizio la partecipazione di diverse organizzazioni culturali volte a fare rete e ad amplificare e ramificare gli interventi come la Fondazione Bartoli Felter, Arte giovane Sicilia, Sicily Foundation, Fondazione Fizcarraldo, Terry Richardson Fan Club e Uwe Jaentsch Museum. Collaborazione e sinergie per la sperimentazione e l’innovazione per una Sicilia migliore che sa andare oltre i luoghi comuni e le cattive pratiche della politica a favore del sogno: You are beautiful è scritto sul muro di un caseggiato in rovina con ironia, consapevolezza e irriverenza.

Farm Cultural Park diventa così un importante distretto culturale, con finalità artistiche, turistiche e ricreative, ispirato alla città di Marrakech, in particolare alla piazza Place Jemee el fna, ma anche al museo-laboratorio di Parigi, il Palais de Tokyo, e, per l’aspetto sociale e culturale di aggregazione ed incontro gratuito per l’arte, al mercato Cadmed Town di Londra.

Un luogo di colori, odori ed energie, un progetto di riqualificazione territoriale da restituire alla collettività; una politica culturale che definisce modelli di crescita sociali attraverso la decentralizzazione di modalità, da sempre monopolio dei grandi centri urbani; il locale si relaziona con il globale esprimendo un proprio valore ideale alternativo. E’ così che la cultura può rappresentare un mezzo per modificare le coscienze, lo spazio sociale, collettivo e fisico, anche in termini economici; tutto questo a pochi chilometri dalla valle dei Templi e con il proposito di voler far diventare Farm Cultural Park la seconda attrazione turistica della provincia di Agrigento.

Il progetto comprende anche le residenze artistiche, singole e collettive, con la partecipazione di artisti e curatori per la produzione di opere pubbliche che abbiamo una relazione con il territorio, mentre architetti, designers ed artisti lavorano insieme interagendo su temi specifici; tutte queste pratiche fanno di Farm Cultural Park un luogo per l’innovazione, per l’eccellenza, per il confronto e la formazione di stimoli, energie culturali, sociali ed economiche.

In alcune situazioni i progetti vengono curati direttamente dall’artista stesso, senza ulteriori filtri curatoriali, in modo da stabilire un contatto diretto con il pubblico.

FARM è così divenuto un brand, un marchio di espressione dello spirito che si espande in diverse direzioni, coltivando un’idea di arte intesa come scelta di vita basata sulla molteplicità dei linguaggi artistici: design, comunicazione, fotografia, disegno, installazioni oggettuali, progetti di Public Art e di arte relazionale.

Il progetto è stato presentato in Italia e all’estero, in diverse sedi, ed è approdato il 17 dicembre 2011 a Palermo presentato da Temporary Museum, un contenitore e promotore di cultura contemporanea per vivere l’arte  in luoghi abitualmente non deputati all’arte, con l’evento PALERMO UNDER ATTACK.

Palermo Under Attack è stato l’allestimento di un luogo della città storica, gli spazi esterni di Palazzo Steri, uno spazio che pervaso dal basso, attaccato dalle immagini e dalle parole in maniera ironica, ludica e artistica è divenuto un luogo di accadimenti e di cambiamento mentale dove transitano idee, emozioni, relazioni a favore di una filosofia trasversale delle buone pratiche e dell’eccellenza che vuole andare oltre la politica, oramai incapace di seguire il sogno, oltre il luogo comune di un Sud che si lamenta, ma che vuole osare e fare opponendosi alle logiche comuni.

A Palermo si sono incontrati artisti, architetti, creativi con numerose organizzazioni, culturali ed artistiche, per una grande festa del contemporaneo e per creare un network mediante una rete di intenti; un momento temporaneo di incontro e confronto tra chi vive e pratica l’arte, chi la promuove e la produce e chi la fruisce a vari livelli tra etica, estetica, comunicazione e innovazione.

Farm Cultural Park sarà presente il 29 marzo 2012 a Castelvetrano (Trapani), ospitato dall’associazione AIAC per Partire_Tornare_Restare, e a Catania alla Fiera di Arte Contemporanea Art FaCTory 02.

Il giorno 11 febbraio 2012 verrà inaugurata a Favara Resistance, la mostra personale di Elfo, un artista bresciano che si muove nell’ambito della street art utilizzando la tecnica del bombing e il lettering classico, mescolato ad elementi naturali che decontestualizzano il lavoro dall’ambito specifico del writing system.

A giugno 2012 i festeggiamenti, a Favara, per l’anniversario di Farm Cultural Park: due anni di azioni, territorio, resistenze.

 

 

Farm Cultural Park
Cortile Bentivegna, Sette Cortili – Favara, Agrigento
Tel. +39.0922.34534 - +39.320.1793171
http://www.farm-culturalpark.com
info@farm-culturalpark.com

Orario di apertura: da martedì a Domenica 17.00 – 24.00
Giorno di chiusura: Lunedì
Ingresso libero










Farm Cultural Park, Favara

Fig. 1
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 2
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 3
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 4
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 5
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 6
MAX PAPESCHI, Greetings from Italy, 2010
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 7
Palermo Under Attack, flyer dell'evento. Temporary Museum,
Farm Cultural Park 2011

Farm Cultural Park, Favara

Fig. 8
ELFO, Resistance, 2011
Farm Cultural Park, Favara (Agrigento)




Foto cortesia di Farm Cultural Park

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