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Il Tesoro del Lago. La Collezione Torlonia e il nuovo fulcro archeologico della Marsica

Villa Torlonia
Avezzano
22 apr. - 31 ott. 2001

Cristina Del Ferraro
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 23 agosto 2001, n. 278
http://www.bta.it/txt/a0/02/bta00278.html
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Area Mostre

Dal 22 aprile 2001 è esposta alla Villa Torlonia di Avezzano l'intera collezione Torlonia, un interessante patrimonio di reperti archeologici che la nobile famiglia acquisì in seguito al prosciugamento del lago Fucino. È la prima volta che la collezione viene esposta nella sua totalità, e per l'occasione è stata adibita negli spazi dell'ex - granaio della villa una mostra, Il Tesoro del Lago, che raccoglie anche altri importanti materiali archeologici proveniente dalle aree circostanti l'antico lago e già da tempo acquisiti dai musei locali.

La collezione Torlonia, proprietà privata fino al 1994, è stata acquistata successivamente dallo Stato Italiano e posta sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica d'Abruzzo. Tra i pezzi di maggior rilievo vi sono le due celebri lastre a bassorilievo con scene di città e vedute del lago, risalenti al II secolo d.C.. I rilievi furono rinvenuti durante gli ultimi lavori di prosciugamento, che durarono dal 1826 al 1878; testimoniano le imprese idrauliche che, da Cesare fino a Traiano, si succedettero nel lago al fine di bonificarlo, attraverso la rappresentazione di una città e dei suoi abitanti, intenti a raccogliere l'acqua dai pozzi. La raccolta comprende anche numerose monete, databili dal IV al II secolo a.C., tra cui alcuni esemplari di litra, provenienti dalle zecche campane e un nucleo consistente di armi sia antiche sia del periodo rinascimentale. Gli strumenti difensivi preistorici sono diversi, e si parte da un pugnale in selce del III millennio a.C., passando per l'età del bronzo fino a raggiungere due splendidi elmi del VI e V secolo a.C., che in compagnia di spade, fibule e bracciali in bronzo formano un'interessante sezione, anche se variegata per periodo e tipologia.

La collezione Torlonia rappresenta il nucleo centrale della mostra, che si presenta peraltro ricca di suggestivi ritrovamenti scaturiti dai siti archeologici circostanti l'originario lago Fucino. Sono visibili le decorazioni in osso dei superbi letti funerari di Collelongo e Aielli, databili tra il II sec. a. C. e il I secolo d.C., le cui lamelle sono foggiate in forma di eroti, serpenti, rappresentazioni di Amore e Psiche, protomi leonine e figure mitologiche tra cui il dio Somnus, l'inquietante fratello di Tanatos (dio della Morte) : un sicuro viatico verso il mondo sotterraneo. La recente scoperta, risalente allo scorso anno, di un simile letto funerario in osso nella necropoli di Fossa rafforza la convinzione che in queste zone, ancora così poco esplorate dal punto di vista archeologico si nascondano dei veri e propri tesori. Negli antichi luoghi di culto dei Marsi, sono stati trovate dal 1992 ad oggi una miriade di reperti che testimoniano lo splendore di queste civiltà così vicine a Roma e presto cancellate dalla mappa del potere, per essere sottomettesse dalla nuova capitale. Eppure, visitando la mostra ci si accorge della città- santuario dedicate alla dea Angizia, una divinità assimilabile a Medea, una potente maga alla quale i devoti offrivano monete, statuine votive e oggetti riproducenti parti anatomiche.

Le antiche città di Alba Fucens e Marruvium, un tempo prosperosi centri commerciali e culturali, ci hanno lasciato mosaici, frammenti di affresco, sculture e bronzi che partono dalla dominazione latina del IV sec. a.C., sotto la quale Alba Fucens fu una fiorente colonia nel territorio Equo, fino al periodo della dominazione di Roma, che trasformò Marruvium da capitale dei Marsi in municipio romano.
L'esposizione di questi tesori che il lago ha nascosto per millenni è un evento decisivo, anche in vista della successiva collocazione della raccolta d'arte dei Torlonia.

La mostra si concluderà il 31 ottobre e in seguito l'acquisizione si renderà visibile in maniera permanente nella nuova sezione del Museo d'Arte Sacra di Celano, che si sta preparando ad accogliere nella sede del Castello Piccolomini la collezione Torlonia. Accanto alla raccolta museale già presente costituita da opere di arte sacra, in passato esposte nel Museo Nazionale de L'Aquila e nel Museo di Palazzo Venezia a Roma, confluiranno quindi i reperti archeologici della collezione, finalmente a disposizione del pubblico.
Il polo museale che si sta creando attorno al centro marsicano sarà arricchito dalla presenza nel Museo di Preistoria dell'Abruzzo di Celano, di alcune giornate di studio nell'ambito della XXVI Riunione Scientifica dell'Istituto italiano di Preistoria e Protostoria. Il convegno che verte sulla Preistoria e Protostoria in Abruzzo si aprirà il 27 settembre a Chieti; le giornate dal 28 al 30 vedranno invece coinvolto il Museo di Preistoria di Celano con interventi dedicati all'età del rame e del bronzo, al periodo eneolitico e all'età del ferro.

Il seminario sarà affiancato da una mostra visitabile dal 27 settembre nel Museo di Preistoria, dal titolo L'Abruzzo fra l'età del rame e l'età del ferro e che sarà prolungata per un lungo periodo. Vale veramente la pena di visitare questa struttura, progettata dall'architetto Ettore De Lellis e nata dalla volontà di Giovanni Scichilone e dell'attuale direttore Vincenzo d'Ercole, concepita come una delle vicine tombe a tumulo dell'età del bronzo che proprio in questa località sono state scoperte in seguito agli scavi durati dal 1985 al 1989. Qui sono raccolte le testimonianze provenienti dalle ricerche archeologiche condotte a Ripoli, Trasacco, Collelongo e Fossa, vicino l'Aquila; questi ultimi scavi furono avviati nel 1992 ma nel settembre scorso i lavori hanno subito un arresto a causa della mancanza di fondi (il consueto problema…). Fossa, che è stata definita la Stonehenge d'Abruzzo, ci ha donato ben 550 tombe a tumulo che vanno dal X al I secolo a.C., dei menhir e dei ricchissimi corredi funebri. Un patrimonio eccezionale, che merita di essere valorizzato e studiato al meglio. Proprio in quest'ottica si sta cercando di creare nel Museo un laboratorio di ricerca che possa assolvere alla formazione di antropologi, archeologi, restauratori e ricercatori interessati al periodo preistorico e protostorico.
La speranza è che queste energie positive non incappino nei soliti problemi finanziari che affliggono la maggior parte delle realtà museali più piccole o, come in questo caso, defilate dai centri del turismo culturale. Fortunatamente, dopo tanti appelli da parte della Soprintendenza d'Abruzzo e dei relativi funzionari, due dati positivi sono riscontrabili: l'assunzione di nuovo personale di cui il Museo di Preistoria di Celano si è avvantaggiato e la definitiva esposizione della collezione Torlonia nel Museo del Castello Piccolomini. Forse l'antico spirito guerriero dei Marsi, noti "testardi" ha giovato…






Mostra Il tesoro del lago - Il Fucino e la collezione Torlonia
Villa Torlonia - Avezzano
Info: tel. 0863/502211
www.iltesorodellago.it

Museo della Preistoria
Celano (L'Aquila) loc. Paludi
Tel. 0863/790357




 
 

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