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Finalmente residenze per gli artisti senza fissa dimora  
Stefano Colonna
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 160 (31 gennaio 1999)
http://www.bta.it/txt/a0/01/bta00160.html
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Area Artisti

Un progetto lanciato due anni fa che oggi trova interessanti applicazioni. Si tratta delle cosiddette "residenze": la regione concede un cofinanziamento ed un'ospitalità gratuita ad una compagnia teatrale che, a sua volta, assicura una stagione di attività culturali gestendo anche le questioni amministrative, dalla pubblicità fino alla vendita dei biglietti. Prosa, musica, danza e spettacolo dal vivo si compenetrano a vicenda in un'offerta culturale particolarmente stimolante.
L'iniziativa ha riunito le forze di vari enti: l'Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, l'Assessorato alle Politiche Culturali della Regione Lazio, l'Ente Teatrale Italiano e il Centro Teatro Ateneo.

Sentieri d'Ascolto è il già sperimentato e suggestivo titolo della Rassegna generale, al cui interno si inserisce per la prima volta quest'anno anche Senza fissa dimora iniziativa originale curata da Andrea Porcheddu, grazie alla quale l'iniziativa teatrale è stata aperta anche agli artisti nel senso "vasariano" del termine, e cioè pittori, scultori e fotografi che non hanno ancora trovato un proprio spazio di comunicazione pubblica.

Uno degli obbiettivi strategici consiste nel raggiungere a macchia d'olio le periferie e la provincia, generalmente trascurate a vantaggio di una propaganda limitata al centro storico di Roma.

È stata fondata Colpo di scena, una rivista che spiega come « prendere casa, per un gruppo di artisti, sia la possibilità concreta di poter elaborare comunemente nello stesso spazio, mostrare i prodotti risultanti da questa elaborazione, ospitare altre esperienze, lavorare senza l'ansia di tempi produttivi imposti. Ma avere residenza è anche il rispetto per il territorio che ti ospita, scambio con la popolazione che ci vive ... Residenza è una grande opportunità per rendere vivo il territorio, per recuperare le sue radici e le sue potenzialità in un innesto che possa generare nuove energie ed esperienze, aprendo un laboratorio permanente che si articoli dal teatro alla danza, dalla musica alle arti visive. Residenza è inoltre attivazione di energie, reperimento, ove si manifestassero, di nuovi talenti, creazione di posti di lavoro ».

Antonio Poce ci ricorda che «è il momento ideale per resistere alle minacce della TV-spazzatura e per respingere l'orrenda e selvaggia cultura dello spot. La cultura è un processo di apprendimento lungo e difficile che non può essere sostituito da spot televisivi, tanto rapidi quanto elusivi».

Colpo di Scenza si qualifica dunque, fin dal numero zero, come una rivista impegnata in un'azione culturale nient'affatto teorica, anzi saldamente ancorata alla realtà sociale ed economica alla quale è intimamente legata.

Le Residenze sono state impiantate a Latina, Rieti, Magliano Sabina, Fiuggi, Colleferro, Tuscania e porteranno una insolita vitalità nel panorama del teatro e dell'arte contemporanea. Un esperimento veramente interessante che merita tutta la nostra attenzione.

Torneremo sull'esperimento in occasione delle mostre degli artisti previste a Roma allo Spazio Espositivo AOC F58, Via Flaminia, 58 con Giovanni Caccamo dal 18 al 23 gennaio e un'installazione di Franz Gustincich dal 22 al 26 marzo e dal 10 al 20 marzo ad Opera Paese, via di Pietralata, 157 con una Collettiva di Artisti Contemporanei a che comprende opere di Andrea Aquilanti, Matteo Basilè, Pino Boresta, Nicola Bragantini, Graziano di Giulio, Donatella Landi, Daniela Monaci, Lucia Morziello, Anna Muskardin, Cesare Pietroiusti, Claudia Peill, Kun, Raphael Pareja, Massimo Ruiu, Giorgio Sbarigia, con un'incursione sonora di Roberto Paci Dalò per Giardini Pensili.


 

fig. 1
Franz Gustinchic,
Mosca, 1998
foto installazione PEDIBUS

fig. 2
Accademia degli Artefatti
Natura Morta. Variazioni per una metamorfosi
nella foto: Mauro Santoriello

 

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