ROMA SOTTO LE STELLE DEL '44 STORIA ARTE E CULTURA DALLA GUERRA ALLA LIBERAZIONE Originale e interessante e' la mostra in corso a Palazzo delle Esposizioni (16 Dicembre 1994-12 Marzo 1995 ) dedicata a un momento particolare della storia e della cultura di Roma: il 1944. Dall' armistizio con le forze angloamericane (8 Settembre 1943) allo sbarco di Anzio (22 Gennaio 1944) fino alla liberazione della citta' da parte delle forze alleate (4 Giugno 1944), tutto e' suggestivamente rievocato: le lotte, le speranze, le paure, l' orrore di una citta' durante l'occupazione tedesca, con il coprifuoco, il razionamento, i luoghi di tortura, il dramma delle Fosse Ardeatine, ma anche con le azioni antifasciste, le attivita' politiche e i giornali clandestini, i messaggi di speranza trasmessi alla radio. La mostra ci propone una ricca documentazione storica, uno straordinario apparato fotografico riscoperto negli archivi dei fotoreporter di quegli anni, ricostruzioni e testimonianze di forte impatto emotivo. L' artista Baldo Diodato ricostruisce nelle esatte misure due celle di punizione della prigione di via Tasso. Un brivido sale lungo la schiena nel rileggere le scritte sui muri incise in qualche modo fortunoso dai prigionieri e riprodotte fedelmente anche nelle parole e nelle posizioni. E' una commovente testimonianza del dolore e del coraggio dei tanti che in quei piccoli spazi hanno combattuto per la liberta'. Difronte ai momenti piu' tremendi della guerra ritroviamo una citta' piena di speranze, che partecipa entusiasta alla ricostruzione, al recupero dei luoghi di ritrovo e di spettacolo, disponibile a rimettere in moto le proprie enegie vitali anche nel campo dell' arte e dell' architettura. Il percorso della mostra ci permette di riflettere sul ruolo degli intellettuali, degli artisti, degli uomini politici ma anche della gente comune attraverso varie sezioni. Eventi politici. Documentazione delle vicende piu' significative del 1944. Cronaca. Viene ripercorsa, mese per mese, la vita quotidiana della citta' con notizie che riguardano la cronaca minuta e i grandi eventi. Roma alleata. Sono esposte fotografie, documenti, oggetti che testimoniano la presenza a Roma degli americani, il clima di euforia ma al tempo stesso le difficolta' della vita quotidiana. Letteratura. Le attivita' delle riviste, i luoghi d' incontro, le testimonianze dei protagonisti: pittori e poeti, la nascita di nuove riviste letterarie, le iniziative editoriali. Storia. Roma fu la prima capitale europea a essere liberata: documentazioni di archivio e testimonianze. Societa'. Attraverso la consultazione del computer il visitatore puo' documentarsi su vari temi della vita quotidiana come la popolazione, la sanita', la scuola, i trasporti. Moda e costume. Trionfava il patchwork, ovvero l' arte di arrangiarsi. Infatti accanto ad abiti di note sartorie sono in esposizione anche abiti riciclati e rappezzati, divise militari, accessori, splendide foto d' epoca di modelle e dive, figurini e riviste femminili. Musica. In questa sezione, dove fra le altre cose si possono vedere ottantanove bozzetti di scene e costumi del Festival di Musica Contemporanea organizzato al Teatro dell' Opera nel 1942, si ha la piacevole sorpresa di ascoltare musica dal vivo. Arti Applicate. Non poteva certo mancare la testimonianza dell' attivita' di Enrico Galassi, artista ed impresario nel cui laboratorio di Villa Poniatowsky furono realizzati mosaici, ceramiche, oggetti vari che recano firme importanti come De Chirico, Carra', Capogrossi, Leoncillo, Tamburi. La Radio. Curiosi apparecchi d' epoca. Canzoni, bollettini di guerra e le prime voci dell' Italia libera si ascoltano e accompagnano il visitatore lungo il percorso della mostra. Cinema. Sicuramente l' arrivo degli americani porta una "ventata di novita'" anche nel campo cinematografico. L'ansia creativa seguita alla liberazione porta a gettare le basi del nuovo cinema italiano il cui frutto fu "Roma citta' aperta" di Roberto Rossellini. Teatro. Nonostante la guerra l' attivita' teatrale a Roma non cesso' del tutto. Grazie a una multivisione e all' esposizione di riviste satiriche e materiali fotografici la sua vivacita', nel varieta' cosi' come nella prosa, e' testimoniata freschezza. Architettura. Questa sezione si apre con i cantieri interrotti dell' E42 e della Stazione Termini. Gli architetti tornano a riflettere sul tema dell' abitazione, ricollegandosi alle ricerche del primo novecento. Anche qui materiale fotografico, riviste, disegni originali, testimoniano le proposte e l' intensa attivita'. Ovviamente non poteva mancare il Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Arti Figurative. Sono esposte circa centoventi opere tra dipinti, sculture, disegni, suddivise in un percorso per nuclei tematici. Sotto il titolo I volti di Roma sono ragruppati i ritratti dei protagonisti della vita culturale del tempo, mentre Il volto di Roma emerge in un' altra sezione in cui ogni artista dipinge la "sua" Roma. Attraverso un sguardo tutto interiore la "citta' eterna" si rivela nei suoi molteplici aspetti. E' una Roma silenziosa, vuota, avvolta nelle ombre della sera quella di Antonio Donghi o di Francesco Trombadori. E' l' immagine di una citta' tormentata, quasi "espressionista" quella che Pirandello dipinge dall' alto del Pincio, morbida e calda quella di Mafai, intensa e lenta quella che avanza silenziosa lungo il Tevere di Giacomo Balla. Il giovane Vespignani si sofferma a guardare la periferia, dove il gasometro ha ormai piu' fascino del Colosseo. E' curato anche l'aspetto del collezionismo, infatti si possono vedere opere di Mafai, Guttuso, Capogrossi, Melli, Scipione, Ziveri, delle collezioni della famiglia Natale e di Goffredo Petrassi, cosi' come quello delle attivita' delle gallerie aperte o riaperte nel '44. Interessante e' il tentativo di ricostruzione della prima mostra tenuta dopo la liberazione dal titolo emblematico "L' arte contro la barbarie". La mostra apri' il 23 Agosto del 1944. A organizzarla furono Felice Platone, Antonio Santangelo, Antonello Trombadori per l' Unita'. Fra le opere esposte vi erano le "Battaglie" di Guttuso, "Madre romana" di Lioncello, le "Fantasie" di Mafai. Uomini abbrutiti dalla guerra, caduti in uno stato di semi-ferinita', che l' atmosfera tetra e i colori spenti rendono ancora piu' tragica, sono i protagonisti dei dipinti di Mafai come 'Interrogatorio'. Qui la schiena del prigioniero, ferita dalle frustate e sanguinante, diventa immagine emblematica della logica crudele e dolorosa della guerra. Pur non avendo vissuto direttamente quegli eventi, la mostra ci porta a riflettere sulla nostra storia, su un passato che non e' poi cosi' lontano. Sara Parca Roma, 9 marzo 1995 ------------------------------- Il presente file proviene dal BOLLETTINO TELEMATICO DELL'ARTE *coordinato da Stefano Colonna* email Caesarnet (point): 175:391/1.14 (point BTA) email Fidonet: 2:335/348.14 (point BTA) email Internet-Fidonet: Stefano.Colonna@f348.z2.fidonet.org email Internet: mc6575@mclink.it curato e creato dagli studenti dell' Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna dell'Universita' di Roma "La Sapienza" con il concorso dei docenti e di altri collaboratori Recapiti Istituto: Facolta' di Lettere Piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 ROMA tel.: ++39-6-4451709 ------------------------------- il Bollettino e' disponibile su "SPQR Servizi Telematici" di Alessandro Bucci Roma, Italia (Rome, Italy) Line #1/BBS and FAX +39-6-87182083 19.2/ZyX Line #2/BBS +39-6-87180915 28.8/V34 Caesar Network Int'l 175:391/1 [HOST] FidoNet 2:335/348 [NODE] Indirizzo postale: P.O.BOX 11/045 (Postal address) 00141 Roma - ITALY ------------------------------- i testi sono (C) dei rispettivi autori, ma ne e' espressamente consentita la distribuzione e citazione parziale o integrale in tutto il mondo e con tutti i mezzi: posta elettronica, pubblicazione, fotocopie, microfiches o microfilm da fotocopia o pubblicazione, purche' non a fini di lucro e sempre comunque citando le fonti e i rispettivi autori : nome BBS con indirizzo Fidonet, Logo: "Bollettino telematico dell'Arte", nome file/s e autore/i o curatore/i. -------------------------------